Cronache di una ispirazione qualsiasi

No, seriamente. Qualcuno mi dica che non sono l’unica a pensare che i miei appunti di storia del libro e dell’editoria abbiano appreso uno strano incantesimo, per cui le pagine abbiano appreso la sottile arte della moltiplicazione (per poi attuare quella della divisione nel momento in cui cerco di capire quanto sono riuscita a studiare in un giorno). Perché non è possibile che in due settimane mi sembra di stare allo stesso punto – nonostante io continui, o creda di continuare, ad andare avanti; salvo poi scoprire che le pagine effettivamente fatte durante le mie ore di studio sono la metà della metà di quelle che pensavo di aver studiato.
Qualcuno mi dica che ha la mia stessa sensazione, perché mi sto sentendo vagamente cretina.

A me le chattine fanno male.
Veramente, ultimamente mi fa male anche studiare, visto che razza di idee astruse inizio a partorire, ma questo penso riguardi un po’ tutti gli studenti in periodo esami.
Dicevo, a me le chattine fanno male.
E fanno male non solo perché si parla di cose non propriamente normali (voi non potete capire. E io non posso scrivere, perché questo blog non è vietato ai minorenni – e dicendo così penso abbiate comunque capito, quindi evito di andare avanti che è meglio), ma anche perché iniziano a farti venire idee strane.
Che chattare con certa gente faccia male alla salute, soprattutto se sei fic writer, l’ho capito già da tempo, da quando, cioè, mi sono ritrovata a scrivere una lemon e una storia slash in cui la lemon, c’è ma non si vede (ossia, Enrico e Luca hanno avuto la bontà di fare i fatti loro senza volere che io lo raccontassi agli altri; sospetto sia stata opera di Luca, visto che lui è un ragazzo con un minimo di principi morali, a differenza del suo compagno); anche il fatto che sia riuscita a scrivere una shonen ai su Nodame Cantabile la dice molto lunga su tutto questo. Ma, diciamolo pure, fino a qualche giorno fa, potevo ancora ritenermi salva: scrivere una lemon, una shonen ai su una coppia che per me non sta né in cielo né in terra, sono ancora cose normali, che un fic writer ha scritto almeno una volta nella propria vita (o comunque, è molto probabile che lo faccia).
A me le RPF non piacciono. Lo sa il mondo intero. E non perché siano scritte male, o cosa; semplicemente, non mi va di farmi i fattacci degli altri. Se proprio un attore mi piace, preferisco creare un personaggio originale, che magari si ispiri a lui fisicamente, o per qualche altro dettaglio. Ma di leggere vita, morte e miracoli di una persona che non conosco, beh, non se ne parla proprio.
Le yaoi a me piacciono, ma fino ad un certo punto. Quando si inizano a slashare persone realmente esistenti (le Mourinho/Ibra continuo a chiedermi da dove escano fuori, sinceramente; ma penso che il peggio sia stato raggiunto questi giorni, quando ho sentito parlare persino selle Giacobbo/Ruggeri) e che magari manco si filano, non so se mettermi a ridere, o a pensare che alcuni autori sono proprio malati mentali.
Le incest manco le guardo. Cioè, non è vero, le guardo, ma alla fine il mio cervello si rifiuta di pensare che quei tizi sono fratelli (gemelli o meno non importa) e finisce per pensare che sono "Due eprsone che si somigliano e che per caso hanno lo stesso cognome". Perché, se già pensare a me e al mio migliore amico, che per me è quasi un fratello, insieme, fa un po’ senso, figuriamoci quando la parentela è vera. A meno che non si tratti di un’opera originale (alla Angel Sanctuary, per dire, dove è l’autore ad aver creato quella coppia, quindi, diciamo, non c’è nessun malato di mente che ha slashato qualcosa di inesistente).
Da qualche parte del web, un giorno, presi un singolo. Si trattava di una canzone, la sigla iniziale di Vampire Knight, cantata da due fratelli gemelli. Il cd conteneva anche altre canzoni, che mi piacevano, e pure tanto. E mentre ascoltavo queste canzoni, magari, stavo anche chattando. E c’era Liz che slashava impietosamente calciatori e allenatori della sua squadra preferita, seguita a ruota da Def; e c’erano persone che parlavano dei Tokio Hotel; e c’era Fae che continuava a nominare i MCR e strane storie su di loro; e c’erano altri che, più normalmente, tendevano a slashare personaggi di anime e manga – tra cui me e Solarial; e c’erano momenti folli, da sclero generale su qualsiasi coppia esistente sulla faccia della Terra. E mentre chattavamo, le canzoni che continuavano a ronzare nelle mie orecchie, le parole che alla fine sapevo a memoria e non capivo come, un pensiero si affacciava sempre più spesso nella mia mente. "Se un giorno fossi così folle da voler scrivere una RPF incest, userei loro due."
E un giorno disgraziato, ebbi la (in)felice idea di fare questa constatazione in chat. E da lì, la fine, con tutti i folli che continuavano a urlarmi di farlo e con Sol che ebbe la geniale idea di linkarmi dei video di loro canzoni assolutamente da NON linkare ad una che fino a cinque secondi prima stava leggendo una yaoi KuroFay.
Finché, all’improvviso, l’idea.
A me non piace farmi i fatti altrui? A me le RPF non piacciono? Preferisco le storie – yaoi, incest, yuri, quel che vi pare – originali dell’autore? Beh, ma io SONO un’autrice. E scrivo non solo fanfiction, ma anche originali. E creare personaggi da altri realmente esistenti non è una novità per me: l’ho sempre fatto, e alla fine mi sono usciti fuori risultati che con l’originale di partenza non hanno assolutamente nulla a che fare. Quindi, perché non utilizzare tutto questo per creare una storia mia?
E in quel momento mi è apparso Mauro. E poi Federico. E poi Ester, e Giulia, e i genitori, e tutti quanti. E la storia è nata da sé, o meglio sta nascendo da sé, visto che non ho idea di dove finirà e soprattutto come. Come al solito, decideranno loro, come loro hanno deciso di venire al mondo. Anche se, conoscendo la mia vena sadica e il mio amore per l’introspezione, e soprattutto quanto io non riesca a scrivere tanto per, per una coppia, ma deve esserci qualcosa di razionale e logico nella storia, ne passeranno di tutti i colori. Molto brutti e molto drammatici.
Ragazzi, lo sapete che è colpa vostra, vero? Adesso assumetevi le vostre responsabilità e aiutatemi almeno a trovare un titolo, che non mi viene in mente niente! XD

3 Risposte a “Cronache di una ispirazione qualsiasi”

  1. Dopo la dicitura “Ruggeri/Giacobbo” mi si è riavviato da solo il cervello. Non posso crederci. A meno che non fosse una grande burlonata tipo Nonciclopedia…

    (Comunque quella cosa delle pagine capita anche a me! Con tutto che io in genere stabilisco a priori quante pagine giornaliere siano da studiare, dopo ore e ore le sfoglio per controllare quante ne mancano e ce n’è sempre troppe!)

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