Americanate americane

La prima volta che vidi The Librarian fu su consiglio di mia madre.
Quella sera ero uscita e il giorno dopo lei mi disse che aveva visto un film per me, dove il protagonista ero un bibliotecario. Curiosa, io l’avevo cercato e l’avevo visto.
Non si può dire che sia stato un capolavoro, ma comunque l’ho trovato una visione piacevole: il protagonista è un uomo che ha preso 22 lauree, ma che, di fatto, non sa fare nulla. Per questo motivo, quando gli arriva una lettera per lavorare in biblioteca, lui si presenta e la donna incaricata delle selezioni gli presenta una semplice richiesta: "Mi dica qualcosa che nessuno sa."
E, come un perfetto Sherlock Holmes, lui, con tutte le lauree che ha preso, le sa indicare esattamente che malattie ha avuto, cosa aveva fatto quella mattina, semplicemente guardandola. Il posto è suo.
Il suo lavoro non sarà quello di un semplice bibliotecario, ma dovrà occuparsi di una sezione "segreta" della biblioteca, quella che contiene e nasconde quelle che sono considerate leggende, ma che invece esistono realmente: Excalibur, il Graal et similia. Naturalmente, il suo compito è anche quello di recuperare questi preziosi cimeli ancora dispersi per il mondo.
Il primo film, dicevo, lo trovai carino. Niente di grandioso, con colpi di scena non originalissimi, ma comunque godibili; l’ora e mezzo era volata via in fretta e io ne fui abbastanza soddisfatta.
Quando quindi lessi sul giornale che avrebbero trasmesso anche il secondo film, non volli perdermelo. Peccato che lo persi, invece, perché, anche quella volta uscii e dimenticai di registrarlo. Comunque riuscii a recuperarlo e qualche giorno fa sono riuscita a vederlo.
Ora.
Se il primo l’avevo trovato carino, questo mi ha fatto accaponare la pelle. Magari sono io che, essendo autrice di storie, sono così fissata con i particolari che ho notato subito tutti quegli indizi che mica tanto velatamente venivano lasciati durante la storia; fatto sta che non solo ho capito subito su chi fosse chi, ma persino quali elementi fossero necessari e quali invece no.
Se tutto questo già mi ha fatto ricredere su quanto possa essere carina questa saga, il momento migliore è stato quando si sono recati nelle miniere di re Salomone e l’ hanno trovato il libro che cercavano. Sì, sì, chi SA capirà al volo.
Ora.
Passi che i due hanno litigato per mezz’ora di film su un reperto che lui datava nel 40 d.C. mentre lei nel 50, quando è rarissimo, a meno che non ti trovi iscrizioni particolari o altro, datare in modo così preciso, che comunque, non essendo il mio campo, tengo ad evitare di esprimermi; ma quando si sono recati nella tomba e hanno trovato il libro, e per libro intendo proprio un codice datato tremila anni fa, con tanto di rilegatura in pelle, CON accanto i rotoli del mar Morto, che sembravano due cartelloni nuovi nuovi appena presi da una cartoleria, beh, ecco, diciamo pure che la tentazione di lanciare contro lo schermo qualcosa si è fatta molto forte.
Nel Mille avanti Cristo, al massimo, esistevano i volumina, i rotoli di papiro, non i codici (i libri nostri, per intenderci, scritti a mano, per lo più in pergamena, ma anche di carta e papiro). I codici sono i libri dei cristiani (non vedrete mai un pagano con in mano un codice, in nessuna raffigurazione. MAI) e prima di questi non ce n’è traccia.
Ma mettiamo anche il caso che, contro tutte le teorie esistenti, contro Cavallo, Petrucci e compagnia, in realtà siano esistiti, mille anni prima della nascita di Cristo, perché, dai, sono testi ebraici, che sono parenti dei cristiani, quindi ci sta (?); mettiamo anche che il luogo era così ottimale che si è conservato benissimo, manco fosse stato stampato, pardon, vergato ieri…
Come, come fai, tu, che hai preso 22 lauree, a prendere un libro che è di papiro – OK, ve lo concedo anche questo, DI PERGAMENA! – e a sballottarlo in modo così indecente e a chiuderlo facendo un tonfo così assordante? Solo a me hanno insegnato che certi testi bisogna usarli con i guanti? E poi… non so, il papiro che fa tutto ‘sto casino? O.o E la rilegatura, non è che fosse così pesante, eh…
Inorridita dalla genialità americana /e figuriamoci che altro c’era, mi sono detta, visto che io ho notato solo cose riguardanti i miei studi….), nella mia mente è riaffiorato anche il ricordo de La Mummia (che adoro nonostante tutto, sappiatelo. Forse perché quando lo vidi la prima volta ero troppo piccola per sapere queste cose). E del Libro dei Morti. Che era praticamente identico. E che veniva trattato nello stesso identico, barbaro modo. E poi Angeli e Demoni, con la sua Biblioteca Vaticana dove i nomi erano in inglese e in italiano (ma la lingua della Chiesa non era il latino?) e Seicentine e Cinquecentine (superfluo dire che non esistevano né antiporte, né frontespizi incisi. Ma va beh, erano testi comunque destinati all’indice, non pensavano anche alle ornamentazioni, lasciamo correre!) che sembravano un libro stampato agli inizi del Novecento (e voglio essere gentile), con tanto di spillette di metallo. E i registri pontifici in italiano.
Gli americani dovrebbero fare un corso di paleografia, storia del libro e codicologia accelerato. Il più presto possibile, aggiungerei.

12 Risposte a “Americanate americane”

  1. Mia cara, non cercare di vedere nei film americani qualcosa di sensato e di storicamente attendibile. E’ tempo sprecato. Goditi il film per quello che è, un “fantasy”. Il nuovo template è bellissimo! Baci

  2. beh dai, anche noi che abbimao studi nel settore ci dobbiamo turare un pò il naso…..anche perchè nei colossal hollywoodiani si è visto molto di peggio !

    errori ancora più clamorosi !

    se cerchi un pò in rete ci sono siti interi che elencano le decine di anacronismi di film tipo “il Gladiatore”….cose indicibili !

    😉

  3. Gra, questo era un post paleografico7codicologico, per questo motivo ho lasciato correre le ore sballate, le scelte monodirezionali, le perle che non hanno messo e che invece meritavano un’ovazione (?). Questo merita un post a parte, che non so se avrò mai il coraggio di scrivere, sinceramente…

  4. Finalmente ho un po’ di tempo per leggere questo bellissimo resoconto storico… Non ti sei certamente dimenticata come si leggeno i registri scritti a mano… con tanto di dita sui fogli… per non parlare del fatto che basta fare: Strapp ad una presunta Seicentina senza che questa si rovini… Cavolo certo che si mantengono abbastanza bene i reperti storici!

    Non è che ti stai pure dimenticando, sempre in Angeli e Demoni, della fontana dei Quattro Fiumi… in cui sembrano realmente convergere quattro fiumi, ma in profondità… XD

  5. Mi piaceee *_*

    Molto ma molto meglio di quello che avevi.

    Nu, gli americani adorano le “americanate”. Parliamo di gente che fa film su orridi polipi assassini, quando dalle nostre parti una cosa del genere spingerebbe ad organizzare una sagra XD

    Ne La mummia se non ricordo male il libro era formato da quattro fogli di oro massiccio e lo maneggiavano come se fosse di cartone XD

  6. Sissì, il terzo l’hanno trasmesso giusto una decina di giorni fa, su Canale 5 (o era Italia 1? Va beh, uno dei due :P)

    E’ proprio carino, decisamente migliore dei primi due. In certe scene è anche un po’ più “dark” (per carità, non immaginarti una roba da film horror… ma io l’ho trovato un po’ più “adulto”, ecco).

    E, soprattutto, non ci sono libri in circolazione 😛

    Quanto al nostro progetto editoriale (u__u), mettiamoci al lavoro: se ci va bene scriviamo un best-seller tipo Il codice da Vinci, e campiamo di rendita coi diritti cinematografici per tutto il resto della nostra vita! 😛

    (Il che è probabilmente l’unico modo in cui potremmo guadagnare con i nostri studi, per inciso, calcolando le nostre prospettive professionali prossime venture… :P)

  7. Sulla scrittura non ho parlato perché, francamente, ho evitato di fermare il video e cercare di capire se avevo visto male io o c’era davvero qualcosina (?) di strano anche lì. Era così. -_-

    Sì, per il resto sono d’accordo con te: anche a me il filone è piaciuto e infatti vorrei vedermi pure il terzo. Ma, curiosità, l’hai trovato in italiano? Io l’ho beccato solo in inglese…

    Massì! *_* Sicuramente creeremmo un’opera migliore!

  8. Muahahahahahahahahahah, lo volevo scrivere pure io un post del genere *___*

    Ti sei dimenticata solo di far notare i codici di due-tremila anni fa, scritti alternativamente in semi-onciale e in gotica rotunda XD

    In compenso io ho visto anche il terzo film: ecco, quello m’è piaciuto.

    Il primo l’ho trovato carino-ma-niente-di-speciale, il secondo brutto proprio, il terzo l’ho guardato con piacere. Forse, anche perché non c’erano manoscritti di mezzo 😛

    Però mi ha fatto molto piacere notare il successo di questo filone. Di per sè, l’idea di un bibliotecario/storico/archivista che fa scoperte alla Indiana Jones, non è mica male! Ne potrebbe venire fuori anche una serie tv, per dire: ed è un filone per nulla visitato, fino ad oggi.

    … che dici, ci mettiamo in società io e te per scrivere gli episodi? 😛

    Per scrivere, scriviamo; per conoscere la paleografia, la conosciamo… abbiamo le carte in regola per creare un kolossal! 😛 😛

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