Pride Month 2022

Oggi si conclude giugno, il mese del Pride, e dopo una vita che mi riprometto di farlo, stavolta sono riuscita nella mia impresa: da brava amante dei libri e delle serie TV, questo mese mi sono dedicata quasi esclusivamente a titoli a tematica LGBTQIA+.
Non che abbia bisogno di un mese per leggere o vedere qualcosa sull’argomento – e in effetti lo faccio tutto l’anno – ma visto che non riesco mai a contribuire in qualche modo, questa volta ho deciso di dedicare un post all’argomento.
Siete pronti?

SERIE TV
In realtà ho visto poche serie questo mese perché, dopo mesi passati sui libri di studio, avevo bisogno di drogarmi di romanzi. Perciò la serie del mese è stata solo una: Love Victor. O meglio, la terza e ultima stagione.
Ve lo ricordate Love, Simon? No? Male: andate a leggervi il romanzo o a vedere il film tipo adesso (ma io consiglio il romanzo, ché è decisamente più bello). Sì? Bene, questa serie è ambientata proprio nel liceo che ha frequentato Simon e il protagonista è, appunto, Victor, un ragazzo che si è appena trasferito e che non ha ancora fatto coming out. La serie si articola in tre stagioni, che coprono un anno della vita di Victor. E, in quest’anno, a lui e alle persone gli ruotano attorno, succede di tutto, fino all’ultima scena, quella sua ruota panoramica, la stessa dove anche Simon si è dichiarato. E chi salirà con Victor, invece?
(Vedetelo. È carinissima. Victor è tenerissimo e dolcissimo! <3)

FILM

In realtà l’ho trovato per puro caso su Prime, ma My Fake Boyfriend è stato davvero carino. Come da titolo, nel più classico dei topoi, il protagonista finisce per trovarsi un finto fidanzato per liberarsi del suo ex. Peccato che il tizio in questione non esista. Nel senso che è stato creato al computer dal suo migliore amico ed esiste solo nel mondo digitale! Potete immaginare i DISASTRI che ne seguiranno! XD

Scusate se esisto, che ho beccato sia sulla RAI che su Prime, invece, è una commedia in cui i temi legati al mondo LGBTQIA+ vengono trattati in modo leggero e simpatico, anche se non è questo il tema principale del film. Però non voglio raccontarvi di cosa parla, perché la parte divertente è proprio scoprire chi è chi e cosa succede quando succede qualcosa (Lo so, non avete capito niente. XD). Ammetto candidamente che se non ci fosse stata la Cortellesi – per cui io ho un debole – nel cast non l’avrei calcolato di striscio. E avrei fatto male.

MANGA
Non l’ho letto, perché l’ultimo volume non è ancora nelle mie mani, ma era mia intenzione leggere Hidamari ga kikoeru – Limit. Però a maggio ho letto il prequel, Hidamari ga kikoeru, che vi consiglio caldamente. Una storia dolce, tenera, che parla di disabilità (uditiva), con personaggi meravigliosi.

LIBRI

Sotto la porta dei sussurri, di T.J. Klune, un pilatro della comunità LGBTQIA+, con all’attivo un sacco di romanzi per tutti i gusti. Questo titolo, edito dalla Mondadori, non è una classica storia d’amore, ma molto, molto di più. Parla di morte, di perdita, di lutto. Ma anche di speranza e di quello che verrà; il tutto condito da un pizzico di ironia, mai esagerata o offensiva. È un libro che mi ha colpito davvero tanto e che consiglio vivamente;

Meglio crederci davvero, di Andy Gallo: un romanzo “a cottura lenta” (nel senso che prima di un centinaio di “Ma sei cretino?!” da parte del lettore, il protagonista non ci arriva proprio a capire che è perdutamente innamorato XD), ambientato nell’Harrison Campus, che è, appunto, il luogo che dà il nome alla serie (4 libri + una novella, a quanto ho capito, conclusa);

Cena per uno e Prestazione occasionale, di Meg Harding, appartenenti alla serie The Carlisles. Sinceramente, non è che mi siano piaciuti molto: i personaggi sono abbastanza piatti e non amo molto lo stile dell’autrice; il primo, però, è pieno di descrizioni sulla preparazione di varie pietanze (che mi hanno fatto venire una voglia incredibile di crêpe e waffle XD). Se le volete provare…

The Hate you Drink, di N.R. Walker. Questa non è una semplice storia d’amore; è la storia di una persona che si odia e affoga il proprio odio nell’alcol, e quella di una persona che lo ama, e che farebbe di tutto pur di aiutarla. È una storia di dipendenze: dall’alcol e dall’amore. Perché, a volte, anche amare troppo può far male.

Emmerett non conosce l’amore, di Anyta Sunday. Ok, io amo profondamente questa autrice, perché scrive principalmente romanzi a cottura lenta – che io adoro – quindi ho letto tutto quello che di suo è arrivato in Italia. Questo è il primo della serie Love, Austen: si tratta di storie basate sui romanzi di Jane Austen, ma a tematica LGBTQIA+. Il primo volume rivisita Emma e, sebbene a parer mio non sia proprio il romanzo più riuscito della Sunday, rende piuttosto bene tutti i protagonisti e in particolare il mio personaggio maschile preferito della Austen, Mr Knightley. Quindi, anche solo per questo, merita un elogio. U_U

Ancora una fermata, di Casey McQuiston, l’autrice di Bianco, rosso e sangue blu (che vi consiglio, ovviamente. Per favore, prima di restare sconvolti dal fatto che un principe inglese abbia una storia con il figlio di una Presidente degli Stati Uniti, leggetelo; alla fine, se siete ancora dell’idea, sconvolgetevi pure).
Difficile parlare di questo romanzo senza spoilerare, perciò vi consiglio solo di leggerlo: c’è scienza (vera. Insomma, più o meno), magia, occultismo, una gabbia di matti di tutti i colori dell’arcobaleno, una metropolitana, due ragazze adorabili, vari misteri da svelare, un locale da salvare e… e basta, penso che ci sia abbastanza carne al fuoco, no? XD

Non è esattamente a tema queer, e in realtà è una lettura di maggio che ho terminato i primi di giugno, ma Una stella senza luce di Alice Basso tocca la questione di striscio, MOLTO di striscio, ma lo fa, eccome. Per chi non lo sapesse, i romanzi su Anita Bo sono ambientati durante il periodo fascista, in particolare nel 1935, perciò potete immaginare come le poche pagine dedicate all’argomento siano state una preziosa fonte di informazioni sulla situazione in quel periodo.
(Di tutti i titoli da me letti, potete leggere la mia opinione un po’ più estesa su GoodReads andando qui.

LETTURA IN CORSO
Non sono riuscita a terminarlo entro giugno, e mi dispiace, ma non per questo non vi parlerò di Un posto per ricominciare, raccolta Rainbow che potete trovare su Amazon e Kindle Unlimited, i cui proventi saranno interamente devoluti a favore della casa famiglia “Refuge Lgbt” di Roma. Sono ancora all’inizio, quindi non posso dirvi molto, a parte lasciarvi il link per l’acquisto. Ché leggere fa bene, ma farlo per una buona causa ancora di più!

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