Una visita inaspettata

Per una volta, devo ammettere di aver sottovalutato l’Università di Bari e le sue attività. E, devo essere sincera, questa cosa mi ha piacevolmente stupita.

Qualche giorno fa, infatti, ho visto l’avviso che ieri, in aula II sarebbe stato presentato il nuovo film di Carlo verdone e Sergio Rubini (e per favore: che nessuno mi venga a dire "Chi è Sergio Rubini??" come ha fatto una genia che conosco io! -_-") "Manuale d’amore", in uscita nelle sale italiane venerdì.

All’inizio la cosa mi ha lasciata entusiasta: Sergio Rubini e Verdone a Bari??!!! Dio, che bello! Volevo andarci. Ma poi, la razionalità (e lo ripeto, pensare troppo fa male!!!!) mi ha fatto cambiare idea: insomma, non è la prima volta che viene affisso un manifesto in cui viene citata la partecipazione di personaggi illustri, cosa che poi si rivela una farsa bella e buona e gli unici che si presentano sono assistenti o persone che devo parlare di tal de tali. E va bene che Sergio Rubini è pugliese (di Ruvo, se non ricordo male…), ma insomma, che diavolo ci doveva venire a fare a presentare il suo film nella nostra università? Senza contare che poteva benissimo essere qualche altro Pinco Pallino a parlarci del film di.. E non avevo alcuna intenzione di spendere 2.20 per un biglietto e avere una fregatura…

E così ieri, me ne sono stata a casuccia mia bella, in realtà senza fare un cavolo. E mentre io impazzivo cercando di capirci qualcosa di più sull’HTML… puf! Sorpresa! Rubini è venuto realmente a Bari, all’ateneo (Verdone non c’era, invece)!

Oggi in facoltà non si parlava d’altro e sui giornali (nonché nei telegiornali regionali) naturalmente, è stato pubblicato un articolo."Sergio Rubini spiega l’amore a più di 2000 ragazzi" è il titolo comparso sul City di oggi. Sul 2000, non dico di avere i miei dubbi, ma comunque la cifra mi lascia scettica. Va bene che l’aula C in cui si è svolto l’incontro, è enorme, ma non tanto da contenere duemila ragazzi! Dove diavolo si sono messi?

Ci sono rimasta un po’ male, nonostante l’idea di essere schiacciata da 2000 persone non mi alletti molto… insomma, cavolo, una volta tanto era vero! Beh, non che in questo periodo abbia tanta voglia di sentirmi una lezione proprio sull’amore, ma Rubini non lo vedi tutti i giorni, no? Però, nonostante tutto, ero contenta: un attore che ha recitato con Depardieu, è venuto a Bari che bello! Una volta tanto l’ateneo di Bari ha fatto qualcosa di decente! E’.. meraviglio….

Quando però mi sono stati raccontati i retroscena, non certo inseriti in un articolo di giornale, ho potuto constatare quanto l’università di Bari sia davvero quello che sembra e che non cambierà mai.

Nell’articolo, nonché nell’avviso, c’era scritto che l’incontro si è tenuto in aula II. E lì infatti ci sarebbe stato se una prof, che aveva lezione in quell’aula, non avesse dato in escandescenza perché "quell’aula era sua!" Dico, ma non lo sapevi? Non potevi pensarci prima? E così, tutti spostati in aula C. Ve li ci vedete, 2000 persone, che hanno fatto tanto per accaparrarsi un posto seduto, correre per pezzo piano dell’ateneo, per trovare un altro posto degno in un’altra aula? Ragazzi, che, naturalmente, sono come le mandrie quando si spostano (siamo in un ateneo, non dimentichiamolo, l’educazione è sempre di casa!)

Ora, lo spostamento, potrebbe essere stato anche positivo, visto che l’aula C è più grande della II e disposta anche meglio, a mo, di anfiteatro, se non fosse per un piccolo particolare. Quell’aula, ragazzi, è il luogo preferito dei picconi per accoppiarsi, tubare, vivere, mangiare e dormire. Più di una volta, durante le lezioni,siamo stati allietati dal suono della loro candida voce e ancora più di una volta le loro ali si sono frapposte tra noi e la lavagna. Ora, un attore viene a BARI. Un attore viene nel NOSTRO ATENEO e noi dove lo mandiamo? Tra i piccioni (se qualcuno se ne esce con una battutaccia come una mia amica, oggi, lo concio per le feste!!!). Ok, va bene, è vero che il nostro ateneo è pieno di piccioni ovunque vai. E’ vero che nel corridoio del primo piano, scorazzano felici, entrano e uscendo quando gli pare dalle finestre sempre aperte…. ma è anche vero che noi abbiamo un’aula magna bellissima, affrescata e splendida e poi, non potevano spedirci la prof e i suoi alunni tra i piccioni e lasciare l’aula II, appena rifatta, agli ospiti?

E non dimentichiamoci una domanda fatta da una ragazza:: "Come ha vissuto il sesso fino a questo momento?".Per un attimo è calato un silenzio imbarazzato,ma poi, Rubini, con la sua solita simpatia, ha risposto: "in compagnia!". Solo io mi vergognerei da matti a fare una domanda simile?

Meglio stenderci un velo pietoso sopra va…

Non so ancora bene se essere triste o meno per aver perso una tale occasione.

5 Risposte a “Una visita inaspettata”

  1. Beh, io i piccioni non li ho mai visti, almeno non dentro le aule… e sì che non metto piede in Aula C da molto tempo, le cose cambiano! Però gli ospiti in Ateneo ci sono sempre venuti, io ho visto Carmen Covito, i 99 Posse, luminari provenienti da Parigi, da Dublino, recentemente anche una famoso archeologo inglese, ho assistito alla rappresentazione del Faust di Goethe nell’Aula Magna che, sono d’accordo con Naco, è bellissima!

    Insomma la situazione non è poi così disastrosa…

    Ciao, Murasaki

  2. Mh, in effetti l’alternativa era a) restare a casa e mangiarsi le mani b) andarci e odiare a morte l’ateneo… va beh, dai, apprezziamo la buona volontà. Hanno chiamato Rubini. Hanno sbagliato tutto il resto, però lui è venuto. L’università migliorerà. Siamo positive.

    Ma davvero avete i piccioni per i corridoi? Dio, che ansia! Io girerei con un giornale in testa! XD

    Da noi, invece, gira un gattino, che abita in un bar vicino alla facoltà. Ogni tanto entra in classe e lo si capisce perchè da quel momento nessuno studente calcola più il professore.. XD

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