Rivelazioni e scoperte

Sembra una persecuzione, ma pare proprio che questo sia diventato il periodo delle grandi rivelazioni (fatte a me) e delle scoperte (fatte da me, per via rigorosamente indiretta). Quando si dice che le cose debbano capitarti tutte nello stesso momento, eh? Oggi ci si è messo anche City Hunter, oggi, con la puntata in cui Kaori viene a conoscenza del passato di Ryo…

Le suddette riguardano i campi più diversi e le persone più disparate, conosciute tramite internet, ma anche quelle che frequento ogni giorno e con cui, presumibilmente, dovrebbe intercorrere un rapporto di amicizia.

E devo ammettere che adesso, dopo l’ennesima scoperta fatta all’incirca tre minuti fa, posso dire di averne veramente le tasche piene. Insomma, cavolo. Possibile che tutti abbiano qualcosa da nascondere? Solo io quando parlo, sono schietta e, se proprio non voglio far sapere qualcosa, piuttosto che mentire, tengo la bocca chiusa (tornado a City Hunter.. lui non ha mai detto a Kaori la verità, ma non le ha mai mentito. Senza contare che si tratta di un passato doloroso, che non è certo felice di sbandierare ai quattro venti!)? Sarà forse che io non so mentire.. o meglio, la mia faccia è un mosaico di emozioni e tutti sono capaci di leggervi una bugia.

Sono alquanto stufa di sentire rivelazioni da ogni dove, accompagnati dalla classica, ormai detestata frase "Avrei volto dirtelo prima, ma non ne avevo il coraggio. Temevo di perdere la tua amicizia." Ora una frase del genere la potrei capire da chi mi conosce poco, e quindi on può immaginare la mia reazione, ma non da chi mi consoce da tempo e dovrebbe sapere come sono fatta. E che la mia amicizia non si perde per una sciocchezza. La cosa che mi potrebbe far rabbia, e devo essere sincera, me ne fa parecchia, è il fatto di rendermi conto di essere stata tratta come una cretina. Insomma, per mesi e mesi abbiamo parlato, e ci siamo imbattuti in alcuni argomenti per te dolorosi o scottanti e io, ignara, continuavo a parlarne senza sapere la verità. Scoprirla dopo, non deve far male? Certo che ne fa, e anche tanto. Tu stavi male e io parlavo. Magari in quel momento pensavi che ero davvero crudele nel parlare così, eppure non mi hai mai detto nulla. In quei momenti mi sento una stupida. Poi, con che faccia tosta mi dici "Non voglio perdere la tua fiducia". Mi spiace, ma la mia fiducia è qualcosa che non do a nessuno. Rispetto, amicizia, sì. Fiducia, no. Troppe volte l’ho riposta in mani sbagliate, troppe volte sono stata male, per cascarci di nuovo.

Una volta un mio amico mi raccontò che non credeva più nell’amore perché la ragazza da lui amata era morta per un male incurabile. Stetti male. Pensai a cosa avrei provato se fosse accaduto a me di perdere le persone che amo, Ho pianto. Tanto. Per poi scoprire, due anni dopo, anni durante i quali mi parlava spesso di questa ragazza, come se davvero l’avesse persa per sempre, che non era vero NIENTE e mi raccontò la SUA verità (verità che faceva acqua da tutte le parti, era più veritiera la bugia a sto punto -.-) Ma come posso credere che quella sia davvero la verità? Come posso aver ancora fiducia in chi mi mente, e per di più su una cosa così terribile, quando invece c’è chi ha sofferto davvero per una cosa del genere, una cosa che non si augura a nessuno, neanche al proprio peggior nemico? E allora, puoi avere la mia amicizia, posso starti accanto se mi vuoi, ma la mia fiducia non la hai  non l’arai mai. Del resto, come posso aver fiducia in chi mi ha mentito per così tanto tempo? Come posso, ogni volta che parli, pensare "Adesso mi sta dicendo la verità, o si tratta di un’altra bugia?" No.. amicizia quanta ne vuoi, ma fiducia mai.

Eppure, nonostante questo, rimango ancora di merda quando scopro verità che non sospettavo neanche. E dopo alcune scoperte che ho fatto mi sono sentita trattata come una pezza vecchia.

Insomma, per cosa mi prendi? Per il clown di turno che non sa pensare a qualcosa di più serio e che serve solo a farti ridere? E questa cosa l’ho notata in molti casi, in questi giorni. Mi sono sentita anche dire "Con lei parlo di argomenti seri", come a dire "tu non ne sei in grado di fare ragionamenti di un certo spessore. Sei un’idiota." Altri invece si degnano della mia esistenza solo quando stanno male e "volevo parlare con qualcuno che mi capisse". Certo, ci sono. Usciamo, cerco di tirarti su, e poi? Poi torni con il tuo ragazzo, ti fai nuove amicizie e chi si ricorda più di una certa tipa che si chiama Nunzia? Senza parlare poi, di quando cerchi tu qualcuno con cui confidarti. Con che frase se ne escono? "Non ho tempo", oppure "Sono troppo felice per starti ad ascoltare". Complimenti.

Adesso pare che invece la gente non voglia neanche più utilizzarmi come bidone per disperarsi.

Va bene, tralasciamo il caso della mia amica che si è messa con un ragazzo, dopo aver avuto una terribile storia con uno possessivissimo e geloso, storia che ho scoperto per caso, con Estel qualche giorno fa. Tralasciamo il fatto che Angelo l’aveva saputo prima di noi. Tralasciamo che un colpo di telefono per dire, ragazze, ci siete? lo poteva anche fare se ha tempo di trovarsi e uscire con un ragazzo. Tralasciamo che, volere è potere, qualcosa si può fare sempre, un buco lo si può trovare. Come dice il mio fratellino Dark "Sei morto? Se sei ancora vivo, vuol dire che puoi fare tutto. Solo quando muori, devi iniziare a preoccuparti". Tralasciamo questa mia amica (ne ha anche ampliamente parlato Estel nel suo blog e quoto tutto quello che ha detto, non mi va di scrivere le stesse cose, allungando a dismisura questo post)… almeno lei non ha la faccia tosta di dire "Non ti fai mai sentire" come invece fa l’altra.

L’altra che abita a dieci minuti da me, L’altra che è stata lasciata dal ragazzo (anche lui mio amico) quando questi è partito per Milano (ufficialmente: perché non sapeva quando sarebbe tornato e non voleva farla soffrire.. ufficiosamente lui lo conosco e secondo me c’è altro dietro, non credo sia solo colpa sua), cosa che io ho scoperto grazie di Angelo. Angelo che sa tutto questo perché la tipa in questione "Voleva parlare con qualcuno" e si è rivolta a lui che conosce da pochissimi mesi. Ok, voleva un parere maschile, dice Angelo. Va bene. Ma poi, sempre Angelo mi dice che è uscito con la mia amica perché lei glielo aveva proposto visto che "voleva uscire con qualcuno".

Cavoli, sai che non esco mai. Sai che non ci vediamo mai. Che se mi proponi di uscire, sono ben felice. E tu? Chiami lui? L’ha invitato ad andare a pattinare; l’ha invitato in un sacco di altre parti. Perché non me lo dici qualche volta? OK, sai che ho problemi di orario, quindi per uscire fuori non mi chiami, hai ragione.. Ma con lui ci esci anche a Bitonto stessa!

Il ragazzo di questa mia amica è tornato da Milano (altra cosa che ha scoperto per caso mia madre, che è maestra della sorella e se l’ visto davanti qualche giorno fa) e loro adesso "sono amici" (stanno sempre insieme in pratica… chi li capisce è bravo e il loro rapporto mi dà molto si presa in giro di loro stessi e degli altri. Ma non sono affaracci miei). Sono andati a casa di Angelo a fare GDR, escono con lui e i suo gruppo… che si fosse ricordata qualche volta di me? Poi non mi venisse a dire "A me e a lui piace quando si uniscono gli altri a noi e usciamo tutti insieme, facciamolo più spesso!". Allora, non te ne uscire con la storia che "non ho tempo" per uscire, se con Angelo ci esci e passi le serate a suon di giochi da tavolo e GR, che non durano certamente dieci minuti! Il tempo lo si trova sempre, e nel suo caso ancora peggio.

Qualcuno mi potrebbe dire: "Perché non la chiami tu?". Perché mi sono rotta di farlo: le telefono e lei ha sempre qualcosa da fare, adesso deve cucinare, adesso lavare i piatti, adesso studiare..; cerco di beccarla in msn e quando le apro la chat, lei cosa dice? "Quando apri tu, mi si blocca il pc!" E poi, quando capita che è nei giorni migliori e non mi tratta così, io le chiedo: "come va?" e lei: "bene.". (da notare: "bene" nel periodo in cui il ragazzo l’aveva lasciata e lei "stava male" dice Angelo) Stop. La nostra lingua, così ricca di lemmi, con lei muore con queste tre parole.

A volte penso che le dia fastidio che io sappia come va con il suo ragazzo. Stia tranquilla: a me lui non interessa minimamente, è solo il mio tecnico informatico e un amico divertente, nulla di più. Anzi. C’è tutt’altra persona nella mia testa in questo momento, che con lui ha ben poche cose in comune.

Riccardo, qualche giorno fa, mi ha accusato di lamentarmi sempre. Non è vero, di solito sono abbastanza ottimista allegra e mi accontento di quel che ho. Ma adesso sono stufa. Stufa, arrabbiata, delusa. Delusa dalla gente considero amica e che invece ti tratta in questo modo, delusa da chi si rivela essere sempre diverso da quello che è, e stufa, stufa da morire, perché ogni giorno esce qualcosa di nuovo. Se domani qualche mio amico mi dicesse che si sposa domani stesso, non mi stupirei più di tanto.

Ormai potete dirmi qualunque cosa, lo accetto passivamente…

6 Risposte a “Rivelazioni e scoperte”

  1. Oddio, la scusa del cane, se la poteva risparmiare -.-” Sai, mi hai ricordato cosa una volta mi successe alle medie con la mia allora migliore amica, esperienza che mi sono dimenticata di inserire nel post (ma redo che quelle bastino e avanzinio). Dunque, a me piaceva un nostro coetaneo, suo ex compago di classe alle elementari, e quindi amico. Nessuno lo sapeva tranne lei. Con me lui era gentile, simpatico, finchè.. finchè, un giorno loro due non uscirono insieme. Dal giorno dopo lui niziò a evitarmi in un modo talmente palese, che non sapevo se ridere o piangere. La scuola finì e io mi ritrovai al liceo con lui. Stessa classe, stesso comportamento. Finchè un giorno scoprì la verità. Lui mi odiava . Perchè? Perchè qualcuno gli aveva detto che io “parlavamo male di lui alle spalle”. Non ho parole per descrivere come mi sentì in quel momento. Non voglio neanche ripensarci. Così decisi che più nessuno avrebbe saputo chi e se qualcuno mai mi potesse piacere. E se si fosse capito, li avrei lasciati sempre con il beneficio del dubbio. Al massimo, prima degli altri, avrebbe potuto saperlo SOLO la persona interessata.

    Mi sa che sno sfigata nel trovare amicizie, eh?

    Allora i casi sono due: 1: non so trovarmi gli amici.

    2: faccio io qualcosa di sbagliato che li porta a comportarsi così con me (ma nessuno ha mai avuto il coraggio di venirmi a dire in faccia dove sbaglio, i miei errori, perch è più facie volatilizzarsi che essere sinceri.)

  2. e’ un peccato che non si possa quotare. ho avuto un esperienza così con la mia migliore amica 4 mesi fa circa. era mia amica da otto anni. per darti una vaga idea ogni volta che le chiedevo di vederci aveva altro da fare. l’ultima volta la scusa è stata che non poteva passare una serata con me e altre amiche perchè doveva portare fuori il cane. questa è un’idea davvero vaga.

    non posso dire di capirti perchè

    non posso dire che la situazione sia la stessa e penso che ognuno reagisca in modo diverso, ma sappi che ad un certo punto del tuo messaggio per poco non mi mettevo a piangere. E’ davvero dura

    MARECOBALTO

  3. Lan nel mio post non stavo parlando di te. Non prenderlo come un’accusa, perchè assolutamente non lo è. Cosa penso su di te, l’ho già detto. E credimi, se non mi piacesse parlare con te, non lo farei, ti assicuro. Ma ci sono state rivelazioni e scoperte gravi che mi hanno davvero stroncata, emotivamente parlando, e che mi hanno spinta a scrivere questo post. IN fondo si tratta di un diario e sentivo di doverlo fare. Per me.

    Ma forse, a pensarci su, dopo quello che ho scritto, forse se l’avessi scoperto dopo esserci frequentate dopo molto tempo (e per molto intendo mesi e mesi), ci sarei rimasta male. Tipo, se Rik, che è la persona che conosco da più tempo e con cui parlo di più on line, mi facesse qualche scioccante (ma davvero scioccante, eh!) rivelazione (tipo che è in realtà una ragazza (XDD).. ok, stavo per fare una battuta pessima, ma è meglio che la tenga per me, sennò mi mena ^^), so che ci starei malissimo. Magari poi ci tornerei a parlare, e tutto tornerebbe come prima, ma all’inizio non so come reagirei.

    E, ragazze, avete ragione. Se uno che cerchi alla fine è lui che non ti vuol sentire, sono cavoli suoi. Ma lo stesso ci stai male, perchè, dopotutto, siete stati anche compagni di classe, oltre che amici per cinque anni.

  4. Beh, io non ho davvero il coraggio di dire niente. Credo che la cosa migliore che possa fare personalmente sia vergognarmi.

    Ti dico solo che ti considero una persona decisamente intelligente, e non è un caso che alla fine ci si metta a parlare sempre di corsi o di università, argomento che non tratto a meno che non creda che dall’altra parte ci sia qualcuno con cui valga la pena di parlare.

    E se una persona non ti cerca, pazienza. E’ vero che ci si sta male, ma del resto è anche inutile continuare a cercare chi non vuole essere cercato.

  5. Hai elencato con perzia un sacco di atteggiamenti che odio. Anche io, del resto, ho ricevuto una ferita così profinda da una persona che consideravo mia amica (ma che evidentemente non mi considerava tale)che ora prima di dare fiducia a una persona ci penso più e più volte. Le frasi “con lei posso parlare” o “volevo parlare con qualcuno che mi capisse” hanno riaperto quella ferita. Anche a me capita di chiedermi: Ma sono così stupida ed infantile da non valere un discorso serio? Sono buona solo per discorsi superficiali? Quella mia “amica” evidentemente la pensava così… Credimi, capisco la tua rabbia e il tuo risentimento, ma certa gente, te lo dico per esperienza, è meglio perderla del tutto: si lascia spazio a quelle poche persone che sono davvero interessate a te e si vive molto più sereni (dopo aver sofferto come cani, ovviamente…).

    Anche io, come te, inoltre, non riesco a mentire o a nascondere qualcosa a qualcuno, e jho notato che è un atteggiamentop poco apprezzato: la gente non vuole sentirsi dire la verità, e molte persone checonosco mentono con disinvoltura per non farmi sapere le cose… Come se io fossi lì a farmio costantemente i fatti loro. E forse anche questo è un mio problema… Ho notato che le persone, anche quelle che si reputano tue “amiche”, vogliono essere importunate. Io sono una che si a i fatti suoi: se qualcuno vuole raccontarmi qualcosa ascolto volentieri e ne sono onorata, ma non amo farmi i aftti degli altri… Ma la gente, se non la importuni, non ti racconta niente. Ho perso la miam “amica” così: voleva che le chiedessi le cose e io volevo che me le raccontasse di sua spontanea volontà… Mentre lei aveva già una confidente che evidentemente le andava più a genio.

    So che qusto atteggiamento è abbastanza incomprensibile (perchè devo essere io a chiederti dei fatti tuoi?) ma le persone ragionano così, non stupirtene. Secondo me piuttosto che diventare come quelle persone false è meglio perderle e cercare persone vere. Tu sei vera, e questa è una cosa meravigliosa.

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