Giusto perché le belle notizie ultimamente, per me, sono tante, eccone un’altra.
Io ero già a Bari, a quell’ora, ma nel momento in cui l’ho saputo, nel momento in cui mi sono trovata la stazione bloccata e pullman sostitutivi che ci avrebbero riportati a casa, ho pensato solo che su quel treno – qualunque fosse: non ero ancora venuta a conoscenza dell’orario – ci potevano essere persone che conosco. Perché, è inutile dire che non è vero: quando senti queste notizie, la prima cosa a cui pensi sono i tuoi cari, gli amici, i parenti che potrebbero essere stati coinvolti.
Ovviamente ho provato a contattare chi sapevo che quel giorno avrebbe potuto prendere il treno e per fortuna o erano rimasti a casa, o ne avevano preso un altro, o non ne sapevano ancora nulla. Sì, abbiamo saputo subito che in realtà non c’erano feriti gravi, ma l’agitazione c’è stata tutta.
E no, non è passata ancora. Perché quel treno lo prendo – lo prendiamo a centinaia tutti i giorni.
Brutta storia…
E comunque grazie per esser passata da me dopo tanto tempo e vedrai, che prima o poi anche tu farai una bella lista di cose che haio fatto in Giappone 😉 !!
B.
Accidenti…