Cerimonie religiose

Non riesco a credere che una settimana fa fosse Pasqua.
Sono accadute tante di quelle cose, che mi sembra passato un mese dalla sera della Veglia, da quel battesimo che sembrava non finire mai, da quel cornetto preso tutti insieme, prima di tornare a casa, da quella Pasquetta in cui ridevamo e ci divertivamo tutti insieme…
Una settimana in cui è accaduto di tutto.
Qualcuno potrebbe pensare che stia esagerando, ma no, non è così. In una settimana, io che a volte passano mesi e mesi prima che metta piede in chiesa, ci sono stata per tre motivi diversi, e non sempre felici, e ho passato così tanto tempo in cimitero, come non mi accadeva da anni.
E’ inutile stare qui a ripetere e a rivangare cosa è successo: le persone legate a certe faccende sono state avvertite in un modo o nell’altro, sia da me, sia da chi è più vicino alla vicenda; anche coloro che mi hanno vista stranissima in questi giorni, sanno cos’è successo e mi è dispiaciuto vedere la tristezza sui loro volti, oltre che sui nostri. Ogni tanto mi chiedo come avrei reagito io, se fossi stata nei panni di chi ha vissuto in prima persona queste cose e mi sento male solo all’idea. Non augurerei mai a nessuno, neanche al mio peggior nemico, una cosa simile.

Per quanto possa sembrare una battuta comica, cosa che per altro non è, sabato sono stata ad un matrimonio. Nonostante non conoscessi praticamente nessuno – eravamo parenti di parenti -, io e mia sorella eravamo sedute con dei ragazzi simpatici, con cui ci siamo trovate subito a nostro agio. Alla fine ho anche scoperto che non potevo neanche dire che non conoscevo nessuno, perché una di loro è cugina di una mia compagna di uni e un altro ex-compagno di classe di un nostro amico. XD Com’è piccolo il mondo! XD
In teoria potrei star qui a raccontarvi di come era bello il vestito della sposa, di come sembrassero felici i due, di quanto abbiamo mangiato (gli antipasti – frutti di mare! *_* – erano così tanti che non sono riuscita ad andare oltre i due primi e ho guardato il buffet dei dolci con gli occhi pieni di lacrime, perché c’era di TUTTO, mentre il mio stomaco non accettava più NIENTE), ma in realtà forse la cosa che mi resterà più impressa – oltre che le conoscenze fatte – è la considerazione che certi tipi di messe, più delle solite, non fanno per me.
Chiariamoci: con questo non voglio dire che la celebrazione sia stata brutta, eh; anzi, mi è piaciuta, non solo perché non è stata noiosa e lunga, ma anche per le parole dette dal sacerdote (cosa, invero, abbastanza rara, visto che ormai sono abbastanza insofferente alle prediche, perché sempre più spesso mi ritrovo a non condividerne il pensiero) e per le letture scelte dagli sposi. Quello che mi ha dato fastidio, e che me ne dà sempre, è vedere quanta ipocrisia ci sia in giro. La cerimonia di sabato, infatti, è stata costellata da commenti su “quel vestito come sta male a quella signora!” “Bello quello!” “X non è venuta con il fidanzato? Allora si sono lasciati!” da parte delle persone sedute intorno a me.
E se questo risulta comprensibile per un matrimonio, evento durante il quale si rincontra gente che magari non si vede da anni, e per il quale tutti si agghindano e devono necessariamente passare al vaglio critico del mondo intero (cosa che mi schifa di per sé, ma non è questo il punto, ora), tale non mi pare quando si tratta di una celebrazione normale, alle quali io ho smesso di andare anche per questo motivo, oltre che per le prediche suddette: la vecchietta che incontra la comara e le deve raccontare cos’è successo alla signora del suo palazzo; la signora che vuole sapere chi è che ha accalappiato il figlio della cugina della nipote del cognato di Y… e ovviamente i bambini, che giustamente scoppiano a piangere nei momenti più diversi, o scorrazzare liberamente per la chiesa, neanche fosse un parco di divertimenti.
Però tutte ‘ste persone si confessano e vanno a messa ogni giorno, oh!
E dire che a me invece i matrimoni piacciono un sacco: è bello vedere l’entrata della sposa, il suo volto raggiante, l’agitazione palpabile, lo sposo che, lì, in fondo, attende trepidante il momento del suo arrivo; mi piace la marcia nuziale, le lacrime che scorrono sui volti commossi, il rito in sé, nonostante detesti quei dannati riflettori che ti accecano.
Ho deciso: la prossima volta, mi metto in un angolino lontano da tutti e mi godo la cerimonia in santa pace!

Leggendo tra i reffer, sempre più spesso, mi sta capitando di trovarne alcuni che mi stanno allarmando non poco: ragazzi carini di 14 anni o ragazzi carini con meno di 14 anni.
Bene, ai ricercatori di tali parole, vorrei far notare quello che è scritto in alto: io sono dell”84 e ho quasi 26 anni. I ragazzini che potrebbero quasi essere miei figli non mi interessano e, se mai dovessero interessarmi, provvederò a farmi ricoverare prima di peggiorare ulteriormente. Come potete notare, infatti, le foto che poi i risultati della ricerca offrono sono quelle di attori giapponesi e non, che hanno da tempo superato quell’età. Spero solo che chi cerca queste voci sia un loro coetaneo e non altri.

A chi invece cerca ragazzi carini di 14 anni non famosi: invece di fare simili ricerche cretine on line, uscite fuori di casa e conosceteli da soli; sicuramente, sarà più utile per le vostre relazioni sociali.

2 Risposte a “Cerimonie religiose”

  1. Muahahahaha… ma allora è una specie di virus informatico contagioso: stamattina, anche da me sono arrivati alla ricerca di foto ragazzi carini non famosi! Mi son ricordata subito di questo tuo post

    Peraltro, mi domando anche perché abbiano cliccato sull'immagine incriminata, visto che era una fotografia di caramelle

  2. A chi invece cerca ragazzi carini di 14 anni non famosi: invece di fare simili ricerche cretine on line, uscite fuori di casa e conosceteli da soli

    Mi hai fatto morire dal ridere qui XDDD
    Ma davvero è passata una settimana da Pasqua?? Mamma mia non riesco più a vedere il tempo che passa, è destabilizzante!

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