Scrivere è come innamorarsi

E’ una sensazione strana. Prima c’è qualcosa che non esiste, o che forse esiste già da qualche parte al buio e vuole solo essere trovata e portata alla luce. Io non so quello che provano gli altri. Per me è una cosa che arriva senza preavviso, che arriva da dentro, e che se non la conosco ancora, so già che dopo non ne potrò fare a meno. Ci sono cose che uno crede d gestire e invece arrivano a dominarti completamente […] Scrivere una canzone è come innamorarsi…

Non so se qualcuno di voi si è accorto della nuova frase presente sul blog. L’ho inserita al posto di quella tratta dai Dialoghi con Leucò  di Cesare Pavese. Non che quella di Pavese non mi piacesse più, per carità. Fin da quando lessi per la prima volta di Dialoghi, quella battuta mi è sempre rimasta impressa nella mente e nel cuore, come anche molte altre di quel testo. E il sentirle recitare con passione dai miei compagni di corso, non ha fatto che aumentare il grande amore che provo per quell’opera che all’inizio avevo cordialmente detestato. Questa frase, invece, l’ho trovata nel libro che sto leggendo in questo momento e che sta mostrando come Faletti riesca a essere davvero un grande autore di thriller.

Come avrete potuto immaginare leggendola, questa frase è pronunciata da un cantautore alla sua fidanzata, quando questa gli chiede le modalità n cui lui scrive i suoi testi. E’ una frase che mi ha colpito, per la sua grande verità. Faletti è stato un cantante, prima che uno scrittore, per questo le sue parole non sono una mera fantasia letteraria, ma qualcosa che lui ha sentito nel profondo, quando ha deciso di creare i suoi testi, E che sente ancora, ogni volta che nella sua mente si affaccia l’idea di un nuovo romanzo.

Già, perchè leggendo questa frase ho potuto ritrovarmi anche io. Anche io, misera autrice di ff e storie originali che non hanno nulla a che vedere con un grande romanzo, piccole idee che si affacciano ogni tanto nella mia mente e che prendono vita da sole, senza che me ne renda conto.

Scrivere, almeno per me, è molto di più che mettersi davanti a una tastiera e creare a tavolino una trama. O beh, a volte mi ritrovo anche io a fare degli schemi sullo sviluppo dei capitoli e dei punti salienti, ma questi vengono irrimediabilmente stravolti nell’arco di neanche cinque minuti.

Io scrivo principalmente quando sto male. E non parlo di un dolore fisico, a cui basta una cura o qualche giorno per passare, ma qualcosa di più intimo, qualcosa di psicologico. Qualcosa che ti fa star male dentro e che è sempre lì, anche se cerchi di non pensarci. Qualcosa che ti porta a sentire i cuore che vuole scapparti dal petto e a piangere, anche se non vuoi e non sai perchè. Scrivo per dimenticare, per sfogarmi, per mettere nero su bianco qualcosa, come se fosse una catarsi. Una liberazione.

Ed è proprio quando sto male che riesco a trovare idee carine, a riuscire a trasformare la mia realtà in un’altra, a creare e a unire tutte quelle caratteristiche fisiche e caratteriali che compongono e comporranno i mie personaggi. E la trama fila scorrevole, mentre nuove idee si accalcano nella mia mente e lentamente prendono una forma, come un pezzo di argilla che viene modellato dall’artista.

Ed è come.. come innamorarsi. Sì, vero. Me ne sono resa conto anche io,leggendo quelle parole. Scrivere è come innamorarsi. Perchè è qualcosa che prima non c’era, qualcosa che nasce e si forma piano ed è là, in attesa che tu ti renda conto che esista, con le inevitabili conseguenze. Con le notti insonni a cercare ci capire cos’è questa strana sensazioni, cosa sono e da dove vengono quelle idee che ti affollano nella testa… e poi, un giorno, prendi in mano una penna, guardi negli occhi quella persona e capisci…. capisci che non hai scampo. che è arrivata l’ora di esprimere quello che hai dentro di te se non vuoi scoppiare…

Mai binomio è stato più giusto, mai frase più vera. Almeno per la mia esperienza di ragazza e di autrice.

2 Risposte a “Scrivere è come innamorarsi”

  1. diciamo che dissento su faletti per partito preso, perchè spnp contro, a priori, so che è un pò ingiusto,alla cultura del best-seller, però concordo sulla lucidità e verità della frase e mi rispecchio in quello che dici sulla scrittura, perchè anche per me è liberazione e serenità, aggiungerei.

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