Il potere di una canzone

Oggi, aiutando Riccardo nel gestire il suo blog (ebbene sì, anche il nostro refrattario a linguaggi HTML e ai blog adesso ne ha uno! Il suo nome è Ludus in Fabula e lo trovate anche tra i mei link), ho pensato anche di aggiornare un po’ il mio, che male certamente non fa (per eventuali problemi riscontrati, vi invito sempre a dirmelo, mi raccomando! ^^). E finalmente, grazie ad Esteliel, sono riuscita anche io ad inserire una canzone come sottofondo del blog. Beh, devo dire che all’inizio avevo messo l’mp3, molto più bello, ma mi devo accontentare del midi, visto che è troppo pesante per alcuni da caricare (grazie delle dritte, Lan! ^_^)

Vi dirò, trovare una canzone che vedevo adatta al blog, è stato davvero difficile, anzi, non sono nemmeno troppo sicura che quella che state ascoltando sia adattissima. Ma a me piace. Per chi non la conoscesse, si tratta di True Colors di Cindy Lauper (ma esiste anche la versione cantata da Phil collins). Se volete scaricarvi l’mp3, chiedetemelo pure, ve lo passo io, altrimenti potrete trovarlo su emule o qualsiasi programa di sharing.

Amo questa canzone, perchè a questa sono legati alcuni dei ricordi più belli del liceo (non che in realtà questi siano molti, eh) e in particolare al corso di teatro che seguivo.

Quell’anno, primo liceo (il terzo anno), mettemmo in scena uno spettacolo intitolato Mai dire eros sulla tv satellitare TeleSylos Sat (il nome del mio liceo era appunto C. Sylos). Era un programma dove si parlava principalmente dell’amore. E così, maghi ciarlatani e di professione, dottori e laureati, gente comune, giornalisti e astrologi, citando i versi e le parole dei più grandi autori dell’antichità, da Platone a Ovidio, da Pindaro a Meleagro, da Ovidio a Properzio, da Sofocle a Senofonte, parlavano dell’amore, di quel sentimento così bello e così tante volte cantato.

E come ogni trasmissione che si rispetti, anche questa aveva una sigla e un corpo di ballo in studio, nonchè cantanti che intonavano il terzo stasimo dell’Antigone di Sofocle. Naturalmente, dal risultato che ho avuto qualche test fa sule mie capacità fisiche, io ero semplicemente una cantante (oltre che poi, nella trasmissione Fedro – proprio quello che parla nel Simposio di Platone – e la moglie di Iscomaco, personaggio dell’Economico di Senofonte). E mentre, seduti tra il pubblico, aspettavamo trepidanti che partisse il momento in cui avremmo dovuto intonare le prime parole, ecco che sullo sfondo di una parete appare un video.

Non dimenticherò mai quel momento, come nessuno dei miei compagni, del resto. Sulle note di questa dolcissima canzone, ecco che davanti a noi scorrono le immagini delle prove fatte per mesi e mesi: i training, le improvvisazioni, le risate, ma anche le incazzature di Arcangelo.. in un attimo ci sono passati davanti i pomeriggi trascorsi tra interrogazioni da preparare e copioni da imparare, con occhiatacce da parte di quei docenti che hanno sempre mal visto le nostre attività pomeridiane… E il tutto senza che noi ci fossimo mai accorti di niente.. e infine la presentazione dei nostri nomi, con il nome e, accanto, la foto di quando eravamo piccoli…

Come, come non volete che, tra il pubblico, qualche singhiozzo saltellante, non ci chiudesse la gola e qualche lacrima iniziasse a solcare le nostre guance? Come non volete che non riuscissimo più a cantare le parole dello stasimo? No, è impossibile. Come è impossibile che, ancora oggi, quando rivedo la videocassetta che ho dello spettacolo, ancora non senta un’immensa dolcezza nel ripensare a quei momenti.

Momenti fantastici, che mi hanno regato tanti bei ricordi e fatto conoscere persone splendide, professionalmnte e umnamente, nonchè nuovi simpatici amici…

A me, nonostante i ricordi che questa canzone di per sè mi suscita, devo dire piace molto anche anche per il testo e il suo significato. Più lo leggo, più mi riporta alla mente Open up your mind un’altra dolcissima canzone, questa volta di Saiyuki. Chissà, forse tra un po’ inserisco proprio questa…

Ed ecco, per chi non l’avesse mai letto, il testo di True Colors

You with the sad eyes,
Don’t be discouraged though I realize,
It’s hard to take courage,
In a world full of people you can lose sight of it all,
And the darkness inside you makes you feel so small.

Chorus
But I see your true colours shining through,
I see your true colours and thats why I love you,
So don’t be afraid to let them show your true colours are beautiful like a rainbow.

Show me you smiling,
Don’t be unhappy can’t remember when I,
Last saw you laughing,
if this one makes you crazy and you’ve taken all you can get,
You call me up because you know I’ll be there.

Chorus

*Instrumental* I can’t remember when I last you laughin,
if this one makes you crazy and you’ve taken all you can get,
You call me up because you know I’ll be there.

6 Risposte a “Il potere di una canzone”

  1. Anche io li odio per questo (e infatti l’mp3 di questa canzone è molto più bello! *_*). Ma meglio così, onde evitare troppi problemi a tutti.

    Beh, ammetto che la parte di fedro è stata un po’ rivisitata, come anche le alter.. per darti un’idea, facevo l’ubriaca ^^ (nesun comemnti, per favore! >_>)

  2. (Io lo sento!) Dio benedica i Midi, vero? XD Prima li odiavo, perchè comunque in alcuni la qualità della musica è infima, ma facendo di necessità virtù alla fine ho scoperto che ce ne sono alcuni davvero ben fatti e che- soprattutto – sono meravigliosamente leggeri! *_*

    Che belle parti che hai fatto nella recita! Cavolo, io avrei ucciso per fare la parte di Fedro! XD

  3. Avevo messo il modo tale che non partisse in automatico, ma adesso ho modificato, speriamo che si senta…

    Strano Isil, non si vede proprio?. O.o

    Proviamo ora, vediamo se almeno si sente….

  4. Nacuccia, mi spiace deluderti… ma io non sento il midi! =.= Può darsi tu abbia commesso qualche imprecisione con il codice, perché al posto del player mi appare solo il rettangolo trasparente…

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