Cellulare nuovo

Dopo tre anni di onorata carriera, il mio amato Nokia 3310 cambietà proprietario e sarà affidato alle amorevoli cure di mio padre. Il ché significa che sarà abbandonato peggio di quanto non lo fosse con me.
Proprio così, avete capito benisismo: ieri ho abbandonato la via del Nokia, intrapresa quattro anni fa, per scegliere quella del Samsung, comprando questo (anche se il mio è grigio), anche se è UMTS, mentre nella scheda dice che non lo è.
La mia carriera di proprietaria di cellulare è iniziata nel lontano 2000, quando, in un bel giorno di giugono, i miei mi hanno comrpato il mio primo cellulare: un Sagem, con scheda Blu.
In quel periodo, non ero ancora una grande appassionata di tecnologia; di pc ne capivo, ma poco; di cellulari, niente; figuratevi che quello di mia madre era un Nokia "cabina telefonica" che non era neanche configurato per inviare sms. Insomma, una cosa incredibile, per quanto funzionasse benissimo (e ha continuato a funzionare fino all’anno scorso).
Ho avuto quel cellulare per un anno; poi mi sono stufata del suo piccolissimo difetto che via via peggiorava: inizialmente, quando era quasi scarico, non chiamava né mandava messaggi; con il passare del tempo, questo fatto iniziò a manifestarsi anche quando era quasi completamente carico; appena scendeva di una sola tacca, ecco che ricomincava a non prendere. Praticamente, era come non avere cellulari.
Nel frattempo, a mio padre avevamo regalato un Nokia3210 e, vedendo quanto fosse buono, decisi di prendere un nokia anche io: il 3310. Nel giro di un mese il mio povero cellulare, collassò; comparve una scritta che non ricordo e da quel momento non diede più segni di vita. Essendo in garanzia, lo mandai in assistenza e un mese dopo mi tornò un cellulare nuovo di zecca.
La sua vita non fu molto più lunga del precedente Sagem: uno dei primi giorni di scuola, pur dovendo uscire alle undici, la prof di latino e greco ci intrattenne fino alle dodici. Appna usciti un acquazzone come non ne ho mai visti, ci investì in pieno: gli ombrelli erano inutili e si bagnò qualunque cosa avessi, ivi compreso il mio cellulare che morì per la doccia improvvisa e imprevista che aveva ricevuto. Forse avrei dovuto farmi ricomprare il cellulare dalla mia docente, ma a questo ci pensai solo tempo dopo.
Così, visto che mio padre il suo vecchio Nokia non lo usava, lo presi io; per otto mesi lui divenne il mio fido compagno di avventure; finché, un giorno, i miei mi portarono a comprare un altro. Io volevo il mio vecchio Nokia, ma quell’idiota del negoziante li spinse ad acettare l’idea di comprare un Siemens, più tcnologico del mio, e di poco più costoso. Già di per me scontenta dell’acquisto (schermo arancione, piccolissimo, io che con le lenti ci vedo poco e niente, da vicino), torno a casa e mi ritrovo mia sorella a piangere perché quello era il cellulare che desiderava lei da una vita, e tanto a me non piaceva, e bla bla bla. Morale, pur di non sentirla (e visto che le più piccole, chissà com’è, l’hanno quasi sempre vinta), se lo prese lei.
Io rimasi senza cellulare – o meglio, con il vecchio Nokia – fino al giorno del mio diciannovesimo compleanno, quando mi fu regalato il mio ultimo Nokia.
Quel cellulare ha vissuto con me per tre anni di uni; ha visto Bari, i miei esami, le mie avventure, anche i miei pianti; ha custodito messaggi che ho ricopiato e che rileggo con piacere e lui stesso, un mesetto fa, me li ha cancellati. Misteriosamente, magicamente.
In verità, coem cellulare non sta proprio male male; il suo unico difetto è che, giunto a due tacche, appena qualcuno chiama; si spegne; a uno, si riprende, ma non sempre. E visto che vado a Bari e/o le persone mi cercano, chissà come mai, proprio quando non posso rispondere, potrte imamginare il mio (e loro, che richiamano) disappunto. Il la finale è stato dato dal vecchio Nokia3210 che, dopo tanti anni di onorata carriera e passaggi di proprietà, ha deciso di andare in pensione: appena, infatti, si chiama o si riceve una chiamata, si spegne. E no, in ambedue i casi non è questione di batteria, perché l’abbiamo cambiata più volte, e da poco.
Lasciarlo, mi spiace da morire; però, il nuovo cellulare è troppo bello epr non amarlo; del resto, passare da un celulare che ha solo messaggi e chat come innovazione, a uno che mi permette di scatatre foto, fare video, che ha blutooth, è lettore mp3, con cavetto usb in dotazione è davvero come passare dalle stalle alle stelle.
Non vedo l’ora di ascoltare i miei mp3 – in giapponese – preferiti, sul treno, con gli auricolari! *__*

3 Risposte a “Cellulare nuovo”

  1. È proprio bellino *_*

    Il mio telefono è appena morto, si blocca se viene toccata la tastiera… è già pronto per l’assistenza (e anch’io sono tornata al nokia adesso!).

    Ad ogni modo ti auguro un felice 2007, spero che sia un anno sereno per te!

    Buon inizio!

    Un bacione ;*

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.