BYE BYE, 2020!

Sono stata indecisa per lungo tempo, se fare o meno il solito gioco di fine anno e all’inizio avevo pensato di lasciar perdere. Perché, inutile girarci intorno, questo è stato, oggettivamente, un anno di merda. Un anno molto, molto particolare, in cui sono accadute tante di quelle cose che non avremmo mai pensato potessero verificarsi: se qualcuno, di questi tempi, l’anno scorso, mi avesse detto che sarebbe scoppiata la terza guerra mondiale, io ci averi creduto; se mi avessero avvisato che un asteroide avrebbe distrutto il nostro pianeta, io ci avrei creduto; se mi avessero detto che i dinosauri si sarebbero riappropriati del nostro pianeta, io ci avrei creduto; ma se mi avessero profetizzato che ci sarebbe stata una pandemia degna dei migliori romanzi dispotici, io avrei risposto a quella persona di farsi curare da uno molto, ma molto bravo. Un anno che persino i romanzieri più fantasiosi non avrebbero mai potuto immaginare, insomma.
È stato un anno da dimenticare, diremmo, ma non possiamo, e dunque dobbiamo accettare sia le gioie che i dolori che ci ha dato e trarne insegnamento.

Sento già qualcuno chiedere: perché, ci sono state delle gioie? Ebbene sì, ci sono state. Sono nate persone, altre si sono sposate, altre ancora hanno trovato lavoro; altre si sono innamorate e altre hanno realizzato un sogno. Paradossalmente, questo Covid ha avuto persino risvolti positivi. Pochi, c’è da dire, e piuttosto circoscritti, ma ci sono stati.

E così, eccomi qui, ancora con questo giochino stupido, certo, ma che mi dimostra che, nonostante tutto, quest’anno ha comunque riservato tante sorprese, e non solo negative. Perché, nonostante le mascherine, nonostante i numeri dei decessi siano spaventosi, ci sono anche quei piccoli, grandi avvenimenti che ci dimostrano che la vita vale ancora la pena di essere vissuta.

Cos’hai fatto nel 2020 che non avevi mai fatto? Tante, tantissime cose. Cominciamo dal dire che, come tutti, sono rimasta per tre mesi chiusa in casa. Non lo avrei mai creduto possibile, con tutto che sono una persona che, di suo, non ama molto uscire. Ma tre mesi… E poi, ho iniziato a lavorare come collaboratrice scolastica, posto Covid, in una scuola per l’infanzia. Da dove inizio l’elenco di cose che non avevo mai fatto in vita mia e che mi sono ritrovata a svolgere dall’oggi al domani, io che non avevo mai avuto a che fare con un bambino al di sotto dei 6 anni e che le massime pulizie che ho fatto sono state in casa mia? XDDD Inoltre, ho fatto la Cartafreccia; ho superato la preselettiva di un concorso (di cui chissà se vedremo mai la fine XD); ho letto 125 libri e visto qualcosa come una sessantina di serie TV (ehi, durante il lockdown dovevo pur far qualcosa! E comunque molte sono mini-serie, non una maratona di Big Bang Theory); ho iniziato a fare ripetizioni di italiano; ho visto per la prima volta Palazzo Barberini, la galleria Corsini, il Verano, le terme di Caracalla, una meravigliosa mostra di Canova (che adoro!), San Lorenzo fuori le mura e San Pietro in Vincoli (e meno male che a gennaio feci quel viaggetto a Roma, ché chissà se quando mi capiterà di nuovo!); ho iniziato ad usare i tappi per le orecchie; ho fatto un tampone (e, per fortuna, era negativo); ho iniziato ad ascoltare ASMR; ho imparato a modificare file con Calibre; sono stata in una escape room.

Hai mantenuto i buoni propositi fatti l’anno scorso, e ne hai nuovi per il 2021? L’anno scorso scrissi “Quelli che ho fatto per l’anno scorso: arrivare al 31 dicembre del 2020 e poter dire: “Cavoli, e chi l’avrebbe mai detto che io avrei fatto una cosa del genere? Davvero sono stata io?” Beh, considerando che, fino al settembre 2020, non mi sarei mai aspettata di fare quello che faccio adesso, direi che ho mantenuto i miei buoni propositi! XD Per quelli dell’anno nuovo, ne riparliamo alla fine del gioco. XD

C’è stata qualche nascita tra le persone a te vicine? Sì! La sorellina del bambino che seguivo fino all’anno scorso, per esempio.

C’è stata qualche “dipartita” tra le persone a te vicine? Vicine o lontane che siano, questa domanda lasciamola perdere per quest’anno, eh?

Quali nazioni hai visitato? Ma piazza San Pietro, che è territorio della Città del Vaticano, vale come Stato estero?

Cosa vorresti avere nel 2021 che ti è mancato nel 2020? Fiducia. Negli altri e nel genere umano in generale.

Quale data del 2020 rimarrà nella tua memoria? Direi il primo ottobre, giorno in cui ho firmato il contratto e sono stata lanciata nel magico mondo della collaborazione scolastica.

Qual è stato il tuo più grande risultato di quest’anno? Sarò venale, ma uno stipendio decente.

Qual è stato il tuo più grande fallimento? Un contratto di lavoro nel mio settore bloccato dalla pandemia a pochi giorni (se non ore) dalla firma.

Hai avuto malattie o incidenti? Allora, premesso che quest’anno ammalarsi è un serio problema, e non solo perché si ha subito paura di aver contratto il Covid, per fortuna finora il massimo sono stati alcuni episodi di epistassi e un dolore al ginocchio attualmente in corso di cui non riesco a capire la causa.

Qual è stato il tuo miglior acquisto? Un paio di scarpe di ginnastica da Decathlon. Ogni giorno benedico ancora la collega che me le ha consigliate.

Quale avvenimento ha meritato d’essere celebrato? Il lavoro a scuola, no?

Quale avvenimento ti ha depresso? Il bollettino della Protezione Civile da marzo in poi.

Che fine ha fatto il tuo denaro? Libri, manga e rinnovo guardaroba. XD

Cosa ti ha davvero emozionato? Qualche settimana dopo l’inizio della scuola, mi arrivò un messaggio della mamma del bambino che seguivo l’anno scorso (e che avevo già deciso di non seguire più per il Covid), nel quale c’era scritto: “Ciao Nunzia, come va? Mio figlio ti vuole vedere. Ha detto che gli manchi”. Non dimenticherò mai come mi sono sentita in quel momento.

Quale canzone o album ti ricorderà il 2020? “Le brutte intenzioni e la maleducazione. La tua figura di ieri sera…” Andiamo, lo so che l’avete letta cantando. XD

Rispetto all’anno scorso, sei: più o meno felice? più o meno grassa? più o meno ricca? Dovrei essere più felice, visto che quest’anno ho un lavoro vero, ma non lo sono, perché non c’è niente di cui essere felici con tutti questi morti al giorno. Più magra, perché sicuramente mi muovo di più (anche se non vedo molta differenza da prima. Ma di sicuro non sono ingrassata). Più ricca, perché le trascrizioni, quest’anno, mi hanno fruttato molto di più (per quanto riguarda lo stipendio come collaboratore, aspettiamo che si ricordino anche di noi XD).

Cosa avresti voluto fare di più? Mandare al diavolo certe persone. Ma sono tropo educata e, lo so, è un gran difetto.

Cosa avresti voluto fare di meno? Incazzarmi.

Come hai trascorso il Natale? A casa, come tutta Italia. Ho mangiato un sacco, visto un film natalizio in TV (niente di che, ma carino) e ho letto. Insomma, niente di speciale.

Con chi passi più tempo al telefono? Simona.

Ti sei innamorata nel 2020? Alla follia! Di Vani Sarca (protagonista della serie di Alice Basso) e Ty Grady e Zane Garrett (della serie Armi e Bagnagli di Abigail Roux)! Ditelo che vi eravate fatti dei film, eh! XD

Quante avventure di una notte nell’ultimo anno? Durante una pandemia? Sicuro proprio.

Qual è stato il tuo programma tv preferito? Uhm, forse Miss Scarlet and the Duke. Ho visto molte nuove serie, quest’anno, ma poche mi sono rimaste veramente impresse.

Qual è stato il più bel libro che hai letto? Difficile davvero questa domanda, perché ne ho letti tantisismi davvero meravigliosi: come dicevo prima, la serie dedicata a Vani Sarca della Basso, Armi e bagagli della Roux, gli ultimi due volumi della serie The Executive Office di Tal Bauer… Non esagero se dico che, quest’anno, ho fatto incetta di piccole perle!

Qual è stata la tua migliore scoperta musicale? Gli ASMR. Che non sono musica, lo so.

Cosa hai voluto ed ottenuto? Ma se dicessi una tenda contro le zanzare sembrerebbe triste?

Cosa hai voluto e non ottenuto? Il lavoro in archivio.

Quali sono stati i film migliori dell’anno? Vi dirò, nessun film mi è rimasto particolarmente impresso.

Cosa hai fatto il giorno del tuo compleanno, e quanti anni hai? 36. È stato il mio secondo giorno di lavoro, e portai dei dolcetti a scuola. Per il resto, ero troppo stanca, quindi non feci assolutamente nulla il pomeriggio e la sera prendemmo solo dei panzerotti, in famiglia. Il giorno dopo, invece, offrii a degli amici. È stata la mia ultima serata fuori prima del coprifuoco.

Come descriveresti il tuo concetto personale di moda per il 2020? Che la mascherina come nuovo indumento me la sarei risparmiata volentieri, ma visto che non possiamo… Lunga vita ai pigiami, invece, sempre e comunque!

Cosa ti ha mantenuto in salute? Beh, tutti quei mesi chiusa in casa e adesso il distanziamento sociale, le mascherine e gli igienizzanti credo aiutino.

Quale personalità ti ha affascinato? Nah, le personalità quest’anno mi hanno più fatto saltare i nervi che affascinato. XD Ma almeno Conte non è un cesso, quindi almeno le sue dirette erano guardabili.

Quale tema politico ti ha appassionato maggiormente? Ma il Covid può essere considerato tema politico, visti tutti i risvolti politici che ci sono?

Cosa/chi ti è mancato? Qualcuno potrebbe dire gli abbracci e vedere gli amici. Io, invece, sento la mancanza della libertà di decidere cosa fare, quando farla, con chi farla e, soprattutto, dove e quando.

Qual è stata la persona migliore che hai conosciuto? Forse Rosalba o la maestra Grazia.

Raccontaci una lezione di vita importante avuta dal 2020: La realtà riesce a superare di gran lunga la fantasia e a lasciarla parecchio indietro.

Una strofa di canzone che riassuma l’anno trascorso: “E quando pensi che sia finita,
è proprio allora che comincia la salita. Che fantastica storia è la vita!” (Antonello Venditti – Che fantastica storia è la vita).

Buoni propositi per l’anno nuovo. Fare qualche corso interessante e trovare un lavoro più in linea con i miei studi e/o i miei interessi. E poi, pandemia permettendo, un viaggio (magari quello che sogno da una vita) e, magari, superare uno dei mille concorsi cui sono iscritta.

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