Stanchezza universitaria

Sono stanca.
E no, non intendo fisicamente – oddio, salire e scendere, scendere e salire scale, farsi una corsetta all’andata e al ritorno dalla e per la stazione fortificano il corpo – ma, più che altro, mentalmente.
Credo di averlo già detto nell’altro post, ma la situazione sta diventando grave. No, seriamente, eh. E questo dipende anche dal fatto che, a parte una materia, le altre non accennano a voler finire. E io che non avevo fatto l’abbonamento mensile proprio perché pensavo che almeno l’ultima settimana del mese l’avremmo avuta libera per studiare!
Dicevo, sono stanca. E come me, le mie colleghe, visto che non sono l’unica a non riuscire a studiare. Primo, perché durante la settimana non ho il tempo (tra lezioni all’uni e quelle a Michele, nel pomeriggio, quando ritorno); secondo perché, quando poi ho un momento per rilassarmi (anche la mattina) il pensiero di rimettermi su quelle materie che ho visto per tutti gli altri giorni non mi alletta per niente. Tra l’altro, sono per lo più cose fatte alla triennale (e per questo motivo, questo esame voglio togliermelo subito)  e, ogni volta che apro il quaderno e le dispense, mi passa tutta la voglia di studiare. E sì che sono cose che amo.
Oggi Fioretti ci ha lasciati con "Domani introdurremo un nuovo argomento: la stampa a caratteri mobili!". Che novità. Per quelli della triennale, sì, poteva anche essere entusiasmante; ma per noi è praticamente la base. La tentazione di saltare la lezione è davvero fortissima, ma so che non lo farei mai. Se penso che poi ci sarà lezione con Sisto – che appunto parlerà della stampa! >_> non so se mettermi a ridere o a piangere.
Siamo fusi, sul serio. Hanno ragione Gra e gli altri che mi prendono in giro dicendo che noi abbiamo passato la Pasquetta con Cordasco, a leggere i documenti. E ci passeremo pure Ferragosto, tra un po’, visto che ormai lui è l’uomo che vediamo di più nelle nostre settimane, nonostante qualcuno abbia altre preferenze (Sisto e Fioretti si contendono lo scettro fra possibili "uomini dotti e da sposare"). Siamo malate, lo so. Il fatto che dei professori – sposati o fidanzati! – finiscano per essere gli unici uomini della nostra vita, non è normale. Meno male che tra noi qualcuna ha il ragazzo! XDD

Non so se in questo clima vi sembra una cosa normale che, come reazione, non ho voglia di fare nient’altro. Ma nulla nulla. Spesso, quando mi propongono qualcosa, d’istinto, dalla mia gola, uscirebbe un "NO!" e devo forzarmi per accettare.
Vorrei starmene a casa, sul serio. Vorrei staccare la spina  e non sentire nessuno. Alla fine, accetto di uscire più che altro per distrarre la mente, per vedere altra gente, che magari con noi non c’entra nulla e non sa nulla di quel che faccio.
Con questo, ovviamente, non voglio dire che non sono felice di frequentare, eh. I professori spiegano cose che noi amiamo e io sto troppo bene con gli altri (altrimenti insieme non sclereremmo così e non ci divertiremmo a tagliare così tanto su certe persone…), però… abbiamo bisogno di una pausa. Noi da noi, quanto da quello che facciamo.
E poi, vorrei tanto scrivere. Ma dove trovo la testa e il tempo per ideare qualcosa?

Sto leggendo La madonna della ghirlanda, che mi ha passato Murasaki. Un solo commento? La Saito si droga. Tanto. Lei è una Mary Sue fatta e finita. E lui è un cretino. Patentato. Solo che poi lui acquista cervello, mentre lei continua a farsi trip mentali. Sono solo 7 volumi, ma  a me pare di starne leggendo almeno tre volte tanto, con tutto che è un manga pieno di avventura, colpi di scena (?) e… la classica ragazza che si traveste da ragazzo. Mi chiedo perché, una volta tanto, non avvenga il contrario, e non per scopi comici.

Il mio cellulare defunse del tutto. O meglio, non defunse, ma iniziò una rapida discesa verso la defunzione (che non so manco se esiste, ma ci sta troppo bene per non metterlo). Sì, perchè, oltre a riavviarsi quando gli pareva, in particolare quando ero a Bari e dovevo inviare messaggi importanti, lunedì aveva improvvisamente deciso di alzare la propria temperatura interna, manco fosse un piccolo mondo a e stante, in competizione con il nostro clima.
Ovviamente, la cosa ci ha fatto correre ai ripari prima che fosse troppo tardi (soprattutto tenendo conto che io sto più fuori che a casa, ormai). E, ovviamente, il mio interesse per i cellulari è così alto che ho preso il modello più costo, più innovativo, più extralusso del mondo. Questo (che è però di un bel colore blu). E tanto non ho preso il vecchio modello, che pure c’era, perché ce l’ha già mia sorella, quindi non mi pareva il caso.  Non ha il cavo, cosa che avrei voluto avesse, ma va beh, si sopravvive lo stesso.

Che altro? Ah sì. Domani per far piacere a mia sorella, andrò a vedermi Hanna Montana. Visto il genere, penso che non mi piacerà, ma prima di criticare devo vedere, quindi ai dì prossimi l’ardua sentenza.

6 Risposte a “Stanchezza universitaria”

  1. Tra l’altro, sono per lo più cose fatte alla triennale […] e, ogni volta che apro il quaderno e le dispense, mi passa tutta la voglia di studiare. E sì che sono cose che amo.

    Eh ç__ç lo stesso dramma che ho avuto io al biennio; qualcuno mi spieghi la genialità di darti un sacco di esami che sono solo la “versione approfondita” di cose che hai già fatto e studiato al triennio.

    Quanto alla Madonna della ghirlanda… io ho sempre avuto l’impressione che un po’ tutte le protagoniste della Saito fossero delle immani Mary Sue XD Questa lo è più delle altre: fa innamorare di sé il cosmo, ha la “spada magica” come neanche Fantaghirò e, soprattutto: vogliamo parlare di Papa Leone? *sta attenta a non fare spoiler, ma chi ha letto capirà*

    Per quel che può valere: su col morale 😉

  2. CLA NON LO FARE! L’ho terminato e ti posso assicurare che è meglio stargli lontana. Ti prego, salvati almeno tu! ç_ç

    Sì, si può non frequentare, ma siccome per i frequentanti, come sempre, il programma è più ridotto, i professori ci conoscono molto bene (tra triennale e il fatto che siamo giusto quattro gatti…), oltre al fatto che in alcune materie interagiamo con i professori, è molto meglio frequentare. E poi, come dicevo, a me frequentare piace tantissimo, anche se poi sono distrutta. XD

  3. Dohh povera! Ma le frequenze sono obbligatorie per tutte le materie? Non hai proprio la possibilità di saltarne alcune e studiare?

    La madonna della ghirlanda… ne lessi giusto 1-2 numeri e non mi affascinò molto. Sarà stata anche colpa del fatto di vedere Leonardo Da Vinci nei panni del kattivo/aiutante dei kattivi!

    Però magari me lo leggerò online dato che sono solo 7 volumi. Secondo me la Saito è l’anello mancante tra le autrici di shojo e le autrici di pornoshojo. ù_ù

    Coraggio, sopravviveremo agli esami e speriamo di sentirci di più dopo!

  4. ……. Io Non ho parole tranne che per l’uomo della tua vita: Cordasco… lui ti separa da noi… ecco perchè esiste il gruppo: “Nunzia ci Manchi!”

    Ma… Hanna Montana… proprio tu… Hanna Montana…

    Neghi di amare Troy di High School Musical, ma sulla stessa lunghezza d’onda ti vai a vedere Hanna Montana!

    Non ho parole

    Gra

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