Segreterie – il seguito

Ieri mattina sono stata in segreteria per consegnare la domanda d’iscrizione al secondo anno.
E questo vuol dire solo una cosa. Nervoso. Rabbia. Incazzatura. Stanchezza. Roba che quello che successe quella volta non è assolutamente nulla.
Spero che la prossima volta che mi capiti di andarci, sia per portare la domanda di laurea, visto quanto odio quel posto. No, seriamente. Perché, tutti si lamentano delle proprie segreterie, in qualsiasi parte d’Italia, ma non so a quanti di voi sia capitato di ricevere il saldo delle tasse dell’anno precedente quasi sei mesi dopo.
E no, non sto scherzando.
Le tasse, a casa mia, sono arrivate quindici giorni fa. Da MAGGIO che dovevano arrivare. Per poi dover leggere che dovevo pagare la prima delle due rate entro il 19 di questo mese. Perché loro possono prendersi tutti i comodi per farci avere le tasse, mentre noi, che siamo tutti figli di Berlusconi e Gates, abbiamo subito i soldi pronti per pagarli. E non solo. Perché, oltre ad essere arrivate dopo mesi e mesi, le tasse quest’anno non presentavano il solito prospetto riassuntivo del perché paghi tanto (tra fasce di reddito, merito, handicap e altro); la pagina che doveva riportare questi dati era magicamente bianca, linda e pulita. Era finito l’inchiostro? Non lo so, ma io a regalare soldi a loro, dopo che una volta mi volevano far pagare 80 euro in più, mica ci sto, soprattutto quando scopro che ad una mia amica si erano dimenticati di togliere le 250 euro della prima rata, che chi prende 110 non deve pagare. Evidentemente, persino sei mesi sono pochi per fare i conti giusti.

Dicevo, dopo tanto patire, finalmente sono potuta andare a consegnare la domanda d’iscrizione. In segreteria, ovviamente, perché qui non è che tu paghi le tasse e sei iscritto automaticamente all’anno successivo, come in altre parti d’Italia (cosa che mi parrebbe pure logica: regalo i soldi a loro perché non so come spenderli? per sport? perché mi fanno pena?). Segreteria che, con tutto che doveva accettare domande di iscrizioni, tesi dei laureandi, studenti che dovevano andare a chiedere a loro le tasse quando sarebbero arrivate, perché no, non le avevano ancora avute! e domande varie, pensa bene di non facilitare a loro e a noi il lavoro aprendo prima.
No.
Io e almeno altre 30 persone abbiamo dovuto aspettare per due ore i loro porci comodi – perché non è solo una leggenda metropolitana che non facciano un cavolo prima; l’ha testimoniato anche chi ci ha fatto i part time, in segreteria e, davvero, se qualcuno che ci lavora passa di qui e vuole gentilmente dimostrarmi che fanno davvero altro, ne sarei davvero grata, e no, non sto scherzando! – in piedi, in fila. C’erano alcune ragazze che avevano dei problemi (una persino un funerale), ma loro NO, non aprono prima, manco se tu sei lì morta per terra, perché, cito testualmente "apriremo quando avremo finito di sbrigare il lavoro che abbiamo (??)". E no, non sto scherzando, visto che una ragazza ha raccontato che una volta un segretario, a una ragazza incinta che chiedeva per favore di poter andare prima, o cazzo, almeno di potersi sedere, rispose che non gliene fregava niente che lei era incinta, che voleva essere favorita? (per la qual cosa, avrei preso il suddetto, l’avrei ridotto in fin di vita e dopodicchè l’avrei fatto aspettare in piedi per ore con le gambe rotte per puro sadismo)
Per non parlare delle domande di laurea perse, che magicamente vengono ritrovate in quelle di immatricolazione (?), crediti che vengono contati come voti e fanno precipitare le medie (ma impostare nel sistema che un numero al di sotto del 18 è errore no, eh?), i  "Vai in quell’ufficio che si trova dalla parte opposta di Bari, che poi in realtà la documentazione è qui, quindi pirla tornerai indietro, perché quelli ti rispediranno qui" e altre avventure simili, di cui è meglio non parlare, sennò inizio davvero a lanciare improperi e non è il caso.
Comunque, dicevo. Dopo le mie due ore, un "Signorina, e che lo devo fare io?" da mister-gentilezza-anche-con-le-partorienti quando ho detto che non riuscivo ad estrarre il libretto dalla custodia (sì, coglione, sei maschio, un po’ più di forza di me dovresti averla, renditi utile, invece di rompere solo le palle e rispondere male alle persone), aver sentito un sacco di racconti sulla segreteria di Bari (tra cui quelli su citati), aver beccato colleghe, scoperto nuovi triennalisti del mio deserto corso di laurea, sono riuscita a raggiungere l’altro importante obiettivo della mia giornata: Sisto si è detto d’accordo ai libri che ho scelto per iniziare a cercare materiale per la tesi; quindi, posso iniziare. Certo, alla biblioteca nazionale non ci andrò certo domani, ma alcuni testi ci sono anche in dipartimento, da noi, quindi, almeno quelli posso recuperarli più facilmente. Vedremo! *_* Almeno renderò utile questo inutile e sterile semestre! *_*

Sono uscite le graduatorie del servizio civile. Su 150 ne prendono 2 e io sono quarta. Che culo, eh? Avrei liquidato la cosa con un "che sfiga!", se non fosse che io, quando feci il colloquio, venni a sapere un po’ di cose. I vari posti in molte biblioteche del progetto erano già presi. E va beh, si dice uno, sai che novità? Soprattutto se si tiene conto che sono uno o due per biblioteca. E’ normale amministrazione. Sì che lo è, però adesso penso che, se quei due posti sono stati presi anche dove ho fatto domanda io, significa che quei due nomi non dovevano essere lì; quindi, io e l’altro saremmo entrati. E mi fa rabbia, non tanto per me, quanto per quel poveretto, che aveva un punteggio molto alto, più del mio e che solo di pochi centesimi è sotto alla seconda.
Non è giusto.
Quanto a me, visto che l’anno prossimo ho intenzione di riprovare, penso che utilizzerò quest’anno, oltre che per finire tutti gli esami, anche per fare qualche altro corso o pratica in giro.
Nel frattempo, non avendo niente di meglio da fare che scocciare il ficcyworld, ho sfornato due-ben-due storie per la Criticombola. Peccato che abbia messo on line solo una, mentre l’altra è ancora sul mio quaderno che aspetta i miei comodi. E, considerato che è su La corda d’oro, credo che prima o poi Sol mi strozzerà. XD Quella su Tsubasa è invece su EFP. Forse avrei fatto bene a fare il contrario e a lasciare questa su carta, visto che non mi convince per niente. Forse perché è la prima volta che scrivo qualcosa su quel fandom, forse perché l’ho scritta in due momenti diversi, e la cosa si nota, nella storia, forse semplicemente perché sono la solita paranoica e fissata. Ai lettori l’ardua sentenza.

Visto che ci sono, posto il risultato di un gioco che ho preso qualche tempo fa dal lj di Graffias.

           
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Che bello! *_* Mi sento così vicina a Romi e Max! *_*
No, non preoccupatevi se non capite, è normale. Leggete questa storia e capirete! *_*

8 Risposte a “Segreterie – il seguito”

  1. (Va beh, io rispondo a mesi di distanza… :P)
    La cosa bella di queste storie allucinanti sulle segreterie è che poi uno si sente meno solo. Anche da noi i bollettini delle tasse non arrivano. Dopo il primo anno ci hanno detto chiaro e tondo, "la scadenza ve la diamo a inizio anno, se non vi arriva niente a casa andate in posta, prendetene uno e compilatelo coi dati sul sito e pagate voi". Sì, è allucinante, ma apprezziamo il pragmatismo della risposta.
    Per quanto riguarda me, sono impantanata assieme a tutti quelli iscritti alla nuova magistrale, in un limbo: abbiamo pagato la rata (seicento euri), ma non siamo ancora formalmente iscritti perché per legge prima dobbiamo sostenere un colloquio per la valutazione del curriculum accademico. Ma non possiamo sostenere il colloquio finché non ci chiamano. E non ci chiamano. Abbiamo finito un semestre, tra due mesi iniziano gli appelli e noi non siamo ancora iscritti. Inserire imprecazione a piacere.
    Quanto alle ore in biblioteca, guarda, queste le racconto a te perché so che gradirai – o inorridirai, a seconda. Tanto per restare in argomento su "ma a chi cazzo danno i posti ‘sti imbecilli?".
    Scenetta 1: nella biblioteca delle monografie letterarie, sia classiche sia moderne sia internazionali. Arriva studentessa alla ricerca di una raccolta di lirici greci. Interpella il ragazzo al banco perché le collocazioni sono fatte in modo che sull’archivio il codice sia di un tipo e sullo scaffale di un altro (lasciamo perdere). Gli fa "Scusa, mi dici dove posso trovare il volume ‘I lirici greci’?" testualmente. Il tizio digita, scuote la testa e risponde: "No, guarda, non è qui, prova nelle altre biblioteche". La studentessa si sporge un po’ e nota che nel campo di ricerca il tizio ha scritto "illirici greci".
    Scenetta 2: stessa biblioteca, bibliotecario diverso. Per lo stesso problema delle collocazioni, studentessa va al banco con un foglietto con su scritto autore, titolo, collocazione in base all’archivio. Mette sotto il naso il foglietto alla bibliotecaria chiedendo "Fisicamente questo libro dov’è?". Bibliotecaria solleva il naso dagli appunti che stava studiando, scruta il foglietto, digita sul computer una decina di volte (sbagliando puntualmente) il titolo (lungo due righe), finché si rende conto che forse è meglio provare col nome dell’autore (lungo cinque lettere) con studentessa che la guarda basita e che non ha il coraggio di dire niente per non offendere. Dopo cinque minuti di ricerche, bibliotecaria prende carta, penna, si annota LA STESSA COLLOCAZIONE già presente nel foglietto e la mette in mano alla studentessa, che se ne va senza libro presa per sfinimento.
    Indovina chi si cela sotto lo pseudonimo di studentessa.
    Lan

  2. Ale, la storia dei crediti scambiati per voti me l’ha raccontata una persona che anche tu conosci e che ha terminato la triennale prima di noi. Quando me lo disse, quasi non ci credetti! XD Solo che non è tipo da inventare fesserie lei, quindi mi resi conto che non c’è mai limite al peggio. XD

  3. Uh, ma uno con le gambe rotte può davvero restare in piedi? *___*
    Scherzi a parte. Certe cose che hai scritto e che si sentono sanno davvero di leggende metropolitane ma, come si dice, dove averna passata qualcuna, ti vengono i dubbi che siano vere pure tutte le altre. Quella di scambiare i crediti per voti è il massimo, non l’avevo neanche mai sentita.
    Riguardo le graduatorie -__- sì vabbè, può darsi che le cose vadano così, ma uno ci rimane male lo stesso. Ammesso che la "legge dei due raccomandati" sia stata applicata anche dove hai fatto domanda tu. Quasi quasi spero di no, alla fine si accetta pure di essere superati da chi ha il punteggio più alto perchè se l’è meritato ma non da chi ha ricevuto qualche calcio dove sappiamo bene.

  4. Il MAV è la mia gioia, perché lo paghiamo attraverso la banca. Il problema è l’iscrizione, che invece la volevano per forza da una banca e ho pagato 2.50 in più per il fatto che l’ho fatto da lì.
    L’iscrizione on line io la trovo comoda… peccato che poi dobbiamo stampare tutta la documentazione lo stesso. XD Alla fine mi chiedo a cosa serva, se devo ritornare sempre a fare la fila da loro e la carta si consuma lo stesso. XD

  5. Madonna santa anche peggio che da noi! =.=
    L’anno scorso hanno indetto l’iscrizione online, così risparmiano carta e dobbiamo stampare noi. Ok, dai volendo è più comodo. MA.
    Per qualche cazzo di motivo l’iscrizione non mi funzionava, mi rifiutava un certo codice. Il codice mav ecco.
    Ci diventavo pazza. Ne provai diversi, tutti dalle tasse. Andai alla segreteria, e uno pensa "dovrebbero essere organizzati per sti casi no?".
    No. Non avevano moduli nè niente, ti rispondevano si fa online.
    Perché solo in Italia riescono a fare diventare la tecnologia sdirrubbo più che aiuto. O ci si affida solo alla cosa nuova (come il discorso cellulari? E svaniscono le cabine). Non ricordo se ho insistito e mi hanno dato lì un numero di telefono da chiamare o se lo trovai sul sito.
    Finalmente telefono e salta fuori l’altarino.
    Il mav mi veniva rifiutato perché era connesso a Lingue per il Web, il mio corso di laurea. Il mav che voleva il modulo era di TECNICA PUBBLICITARIA, che avevo ABBANDONATO 4-5 anni prima con tanto di RICHIESTA DI RINUNCIA, CAMBIO, quello che è.
    O__O e io ho speso nervi, paure e tempo per una cazzata così, perché il database universitario mi associava ancora al mav di tecnica pubblicitaria.
    BunnyKira

  6. No, prometto di non strozzarti se la ricopi al più presto possibile .blink
    Guarda, le segreterie a me fanno paura O_O sopratutto quando ti dicono che hanno del lavoro da fare ed invece non fanno un cazzo. Ogni volta è una tragedia doversi iscrivere. Bah.
    Sol no log XD

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