Cough Cough!

Sì, abbiate pazienza. Sapendo che dovrò aspettare almeno un anno prima di poter vedere come John spaccherà la faccia di Sherlock quando lui si rifarà vivo (perché John lo menerà, vero?  Non accetterà tutto così passivamente come il vero Watson, veeeeeeeeeeeeero? è_é) la terza serie di Sherlock, ultimamente mi sto letteralmente drogando di fanfiction sulla serie – quindi, tranquilli, non vi tedierò con le mie teorie sul ritorno di Sherlock come sto vedendo fare in mezzo mondo; so che non ve ne frega niente e che mi odiereste soltanto -, perciò il mio livello di ironia-acidità-misandria-spirito di patata farebbero concorrenza a quelli di Sherlock, e non perché le fic che sto leggendo facciano schifo, ma proprio perché sono anche troppo IC (voglio dire, va bene leggere e drogarmi di storie, ma sono pur sempre la solita lettrice esigente et rompipalle!): se vivessi io con lui, diventerei come lui, lo sento. E non certo per le capacità intellettive. No, a pensarci bene, ci uccideremmo a vicenda dopo una settimana.O forse ci ucciderebbe John. Sì, è molto probabile).
E no, non sto scherzando: l’altro giorno ho sognato di litigare con Sherlock perché lui diceva che il caffè italiano fa schifo e difendendo il suo tè. Ma stiamo scherzando? Come si è permesso? Tra l’altro, nel sogno, ero andata a teatro a vedere Molto rumore per nulla, che diavolo ci faceva lui lì?!
Sì, lo so, sto male. Il giorno in cui inizierò a leggere e a consigliare di leggere RPF (e io odio le RPF!) su Cumberbatch e Freeman (e, si, ci sono LEHOVISTECONIMIEIOCCHI!) portatemi in un manicomio. E buttate pure la chiave.

Dicevo, visto il mio livello attuale non sono riuscita a evitarmi un simile titolo idiota.
Il motivo?
Perché il delicatissimo suono di un colpo di tosse che squarcia l’aria (diurna e notturna) è quello che ormai accompagna ogni mia semplice, piccola, inutile, insulsa conversazione. Praticamente, se telefonate a casa e vi sentite rispondere con un colpo di tosse, sono io. Oh beh, potrebbe essere anche uno qualsiasi dei miei familiari, visto che ho avuto anche la capacità di far ammalare tutti (ricevendo bestemmie e altro da mia sorella, che aveva un esame e che non ha più fatto, e da mio padre che non prendeva la febbre da… ha mai preso la febbre lui? O_O).
Però adesso sto meglio, eh. Certo, dopo aver infettato il mondo (casalingo e non),  essere stata a letto tre giorni – io che, ok, sono una dormigliona, ma che ultimamente non ho tempo neanche di stare a casa, figuriamoci starmene a poltrire – aver perso giorni preziosi per tirocinio e delle lezioni in archivio ed essere passata da una tosse fortissima, a un raffreddore fortissimo, a una febbre improvvisamente nata e morta in due ore (almeno lei) – mentre, tra l’altro, eseguivo espressioni algebriche con Giuseppe (arrivando, e ci tengo a precisarlo, al risultato prima di lui: non sono anche io un piccolo Sherlock? *_* Ok, la smetto XD) – a un nuovo attacco di tosse fortissima, al ciclo – che ha deciso di arrivare quasi una settimana prima giusto perché vedermi così ammalata gli dispiaceva! – a un mal di denti fortissimo (per il quale aspetto che la tosse finisca definitivamente per andare dal dentista) a un attacco di insonnia improvvisa (o forse questo è dipeso dai tre giorni quasi ininterrotti di sonno?), visto che tra lunedì e ieri sono stata sveglia 36 ore, con solo due ore di sonno e subendo solo verso la fine del lasso di tempo alcuni disturbi, tra i quali, vorrei annoverare giusto per completare il quadro, il non riuscire a prendere sonno nel momento in cui sono riuscita finalmente a mettermi a letto.

Sì, credo che in questo modo possiate capire meglio il mio post delirante e il mio sogno a dir poco folle – di cui, tra l’altro, non ricordo manco se alla fine riuscivo a spuntarla o meno! XD

Quindi, come potete intuire, non posso certo definire questa settimana noiosa, anche se avrei preferito continuare con la mia routine, anch’essa tutt’altro che piatta. E non posso neanche dire che sia stato tutto un male, visto che alla fine, stando a casetta, mi sono (oltre che drogata delle suddette fic su Sherlock) letta gli ultimi due capitoli usciti di Ne resterà soltanto uno di Tiger, che mi aspettavano da eoni e che consiglio a tutti di leggere (tanto, anche se non conoscete il fandom, non succede niente, dato che è un AU), ho finito la missione di The Sims Social, e, mentre buttavo tutto in lavatrice per disinfestare (sì, disinfestare!) la mia stanza, mi sono venute anche alcune idee per scrivere che ho cestinato nel giro di quattro millisecondi netti. Però, cavolo, sento troppo il bisogno di scrivere – ed è anche questo il motivo per cui sto aggiornando il blog senza scrivere, alla fine, realmente niente di importante che possa cambiare le sorti del mondo (anche se, convengo con voi, non è che i miei post di solito servano per chissà che missioni umanitarie) – e vorrei tanto riuscire a creare qualcosa. Spero solo che non sia qualcosa su Sherlock. Voglio dire, io amo quella serie e quel fandom, ma, proprio perché sono per l’IC a tutti i costi, mi distruggerei a scrivere di uno come lui.
O potrei mettere per iscritto il mio sogno?
No, Nunzia. Non pensarci. Su, torna a tossire, dai.

Passando decisamente a tutt’altro argomento, ieri è iniziato il secondo livello elementare di giapponese e si è chiuso definitivamente Splinder.
Sì, ok, le cose non c’entrano niente tra loro, ma mi piaceva l’idea di mettere insieme in una sola frase due cose che fossero una fine e un inizio, ma che in effetti non c’entrassero un piffero.
Dicevo, Splinder. Me ne sarei persino dimenticata, se non fosse che Lucia ne ha parlato proprio ieri. Per curiosità, oggi, sono andata su quella che ieri era l’home della piattaforma e… beh, ecco qui come si presenta oggi.
Devo dire che hanno fatto in fretta a smantellare tutto. Oddio, non che adori gli adii strappalacrime e cose del genere, ma, non so, almeno un giorno di “Grazie per essere stati con noi e non averci sbattuti fuori dalla vostra vita nonostante  spesso ce lo saremmo meritati” sarebbe stata carina. Anche senza la seconda parte della frase.
Invece, nada. Mi spiace un po’, in fondo. Questo blog è stato lì per *conta* 7 anni, compiuti esattamente  il 23 gennaio scorso e ha visto un sacco di momenti della mia vita, completamente differenti: una laurea triennale, una specialistica, la me innamorata, la me delusa e triste e depressa che adesso ammazzerei a suon di mazzate ma tant’era, la me di adesso, in cerca di lavoro, cinica e ironica, la me che studiava e che aveva paura di un esame, la me che sperimentava un sacco di esperienze nuove e si divertiva a raccontarle… la me di sette lunghi anni.  Mi fa venire quasi i brividi pensare che nel giro di un click sette anni della mia vita, su quella piattaforma, sono spariti in un lampo. E, come i miei, anche quelli di migliaia di altri utenti.

La prima lezione del secondo livello elementare di giapponese, stavo dicendo. Madò, non ci posso ancora credere! *_* Piano piano, nelle otto lezioni scorse, abbiamo iniziato a leggere i nostri primi kanji, a riconoscere la data e a dire quand’è il nostro compleanno, a chiedere il prezzo di qualcosa e a decidere se acquistarlo o meno (chissà se e quando mai mi servirà questa informazione! XDDD); da questa, invece, ci siamo sentiti un po’ più intelligenti, visto che abbiamo iniziato ad abbandonare le frasi con il verbo desu (essere) e ad avventurarci nel magico mondo dei verbi. Rigorosamente, per adesso, al presente e al passato, ma non si dice che chi va piano va sano e va lontano? Tra l’altro, oggi, vedendo il titolo di una canzone, ho riconosciuto proprio due ideogrammi che abbiamo visto ieri! *_* E che ovviamente non ricordo quali siano! XD Ma sono meri dettagli. U_U


Ieri è anche morto Alessandro Pratesi, anche se ho letto la notizia solo adesso.
Probabilmente per il 90% della popolazione questo è un nome come tanti altri e i più alzerebbero le spalle come per dire “Mi spiace, ma comunque mai sentito!”. E invece, per me e tanti altri che hanno almeno aperto un libro di diplomatica, questo nome è più che una parola. È il nome di uno dei diplomatisti più famosi nella storia della disciplina, con i cui testi ha iniziato allo studio dei documenti medievali tantissimi studenti.
E anche lui se n’è andato, come, ormai un anno fa, se n’è andato Francesco Magistrale. Se n’è andato un grande, grandissimo studioso. Ma spero e prego che siano rimasti, ai suoi discepoli e prosecutori, tutti i suoi insegnamenti e le sue scoperte sullo studio dei documenti medievali.

 

Sono le 9 e mezza di sera, sto scrivendo ‘sto post da due ore, la tosse mi sta di nuovo uccidendo la gola (ma perché non si decide ad andar via anche la sera? Non voglio la sua buona notte!) e devo preparare tutto per domani. La routine ricomincia! *_*
Ma prima, mi vado a leggere un’altra fic su Sherlock. U_U
No, ok. Scherzavo. Vado a vedermi Brandon Fraser su Rai1, dai. XD

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